Una prova generale, quella dei Verdena al The Cage di Livorno che, seppure lo spettacolo non fosse completo, non ha certo fatto mancare la forza dirompente del loro sound.
Una band cresciuta ma non cambiata, mai stata di facilissimo ascolto, ma molto apprezzata da chi nella musica ricerca la libera sperimentazione prima di tutto.
Un locale gremito al limite da chi attendeva questo ritorno da anni. Un parterre variegato in cui abbiamo riconosciuto anche volti noti come Zen Circus (praticamente a casa loro) ed emergenti eccellenti come Emma Nolde; elementi che danno la misura di quanto ci manchi e continui mancare una proposta di musica “vera” in Italia.
Lo spettacolo proposto dai Verdena, seppur “asciutto” di ogni contorno, proprio per la natura stessa dell’evento (la data zero è un “Warm up” dove nemmeno le luci sono quelle che faranno parte del tour effettivo) ha risvegliato suoni sempre più rari da ascoltare live.
Disturbanti come sono sempre stati i loro pezzi, la band originaria di Albino non ha fatto sconti a chi si aspettava di essere di nuovo disorientato, a tratti stravolto, dalle loro evoluzioni musicali.
Scaletta in via di definizione (per questo non la riporteremo qui) che ha fatto rivivere pezzi storici della band con nuovi arrangiamenti, incastrandoli ai più recenti, in cerca di equilibrio.
Questo in sostanza è stato il preludio alle 14 date, di cui 12 sold out, per uno dei ritorni live più attesi della stagione. Tour in partenza ufficialmente il 29 Ottobre dall’Estragon di Bologna.
Se è vero che chi ben comincia si trova a metà dell’opera, la band di Ferrari & Co ha ancora ben poco lavoro da fare perché tutto sia perfetto. Aspettative molto alte per il tour “completo” che, viste le premesse, rischia di essere epico.

Sono una toscana semplice : un po’ d’arte, vino buono & rock ‘n roll.
“Non come chi vince sempre, ma come chi non si arrende mai”
(Frida Khalo)