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Ultimo “Peter Pan”: recensione dell’album

by InsideMusic
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E’ uscito il 9 Febbraio per l’etichetta Honiro l’album di Ultimo, Peter Pan.

 

Ultimo nasce a Roma il 27 Gennaio 1996. Studia pianoforte dall’età di 8 anni essendo costretto dalla mamma, vista inizialmente come una forzatura, decide di smettere. Poi però si rende conto che il pianoforte rappresenta lo strumento che gli permette di esprimere i suoi tormenti interiori così già a 14 anni inizia a scrivere i suoi primi pezzi finchè una etichetta indipendente, la Honiro, lo prende sotto le sue ali.
Ad Ottobre 2017 esce il suo primo album “Pianeti” che inizia già a far riscuotere consensi al giovane cantautore.
Il 9 Febbraio 2018 esce “Peter Pan” album che contiene il brano che decide di portare al festival di Sanremo e che lo porta al primo posto della kermesse: Il ballo delle incertezze, vincitore del Premio Lunezia per il miglior testo e del premio RTL102.5 per la migliore canzone radiofonica.

 

Tracklist di Peter Pan di Ultimo

L’album contiene 16 pezzi, caratterizzati dalla peculiarità di Ultimo di sapersi giostrare con agilità tra le note e i testi, grazie alla conoscenza del pianoforte e alla capacità di saper trasformare le emozioni in parole.

  1. BUON VIAGGIO. Intro di pianoforte stile romantico. “sarò il vento che ti scrolla l’ansia di dosso”. Narra di una storia finita: è un saluto a lei senza rancore ma con la speranza che lei ritorni.
  2. CANZONE STUPIDA: atmosfera allegra e appositamente ironica, in realtà parla di un distacco. La ragazza protagonista del suo amore lo prende in giro, lasciandolo e prendendolo a suo piacimento. Esprime senso di inferiorità rispetto a ciò che diviene irraggiungibile: il risultato è un pezzo “giocoliere” con sottofondo musicale andante.
  3. LA STELLA PIU’ FRAGILE DELL’UNIVERSO: Ultimo la definisce la canzone d’amore più bella che abbia mai scritto “ se iniziasse un’altra vita…mi basterebbe sapere che esisti”. L’intenzione è esprimere la voglia di stare con lei comunque e ovunque. “che poi l’amore se in fondo ci pensi è l’unico appiglio in un mondo di mostri”: in questa frase tutto il suo desiderio di stare bene in un ambiente esterno a lui scomodo.
  4. CASCARE NEI TUOI OCCHI: sappiamo bene come tutti i rapper si stimino dal punto di vista musicale: canzone d’amore con ricordi dal punto di vista melodico che fanno pensare ad un più maturo cantautore: Coez. Aspettiamoci quindi una prossima cover!
  5. POESIA SENZA VELI: Ultimo chiama i suoi fan “bimbi”, in questo pezzo il ritornello è cantato con un gruppo di” bimbi” di una scuola di canto. Il significato è “ quando il mondo ti schiaccia tira fuori il bimbo che hai dentro”. Carina l’idea e davvero emozionanti le piccole vocine sottili accanto alla sua, profonda e corposa.
  6. IL BALLO DELLE INCERTEZZE: l’inizio è commovente, lui con tristezza e resa, si chiede dove sia il senso degli sforzi per capire e capirsi. Tra le incertezze “per stare bene con te stesso e col mondo devi aver sognato almeno un secondo”. La parte del testo in cui si parla del sentimento maggiore: L’amore “ho camminato in equilibrio su di me mischiando il mio sorriso alle tue lacrime” esprime le delusioni e la tristezza liquida, le lacrime. Termina con un parlato emozionante pieno di speranza.
  7. PETER PAN-VUOI BALLARE CON ME: “scappo dall’essere grande” in un ambiente in cui si cerca di resistere ed integrarsi: “vuoi volare con me…siamo parte del mare”. Una sorta di ritorno all’infanzia per cercare di scappare dalle difficoltà ma alla fine vince la voglia di restare, ma con lei.
  8. DOVE IL MARE FINISCE: resta da solo dopo una storia importante e si sente la sua solitudine perché non ha un posto nel mondo dove stare, se torni “cercami dove il mare finisce”. Fuoriesce la sua incapacità di vivere l’amore con facilità e “il vuoto riempie…sai che non mi sento importante anzi sono fragile”.
  9. LE STESSE COSE CHE FACEVO CON TE: senza di lei la quotidianità ora sembra stupida. Un’altra ragazza la sostituisce “ tu sei la vera musica e lei mi sembra così stupida” ed emerge il senso di colpa per stare con la persona sbagliata. La melodia è allegra, non si accorda al testo di cosciente colpevolezza, con incoerenza e inaderenza alle parole.
  10. TI DEDICO IL SILENZIO: descrive una serata squallida in città “la gente mi guarda ma non ho niente di vero”, ognuno indossa una maschera per andare avanti. Augura a lei di non vivere le sue paure “meriti anche tu un posto da visitare”. Ricerca la pace che invece gli altri sentono e il tempo che non gli basta ” ti dedico il silenzio tanto non comprendi le parole”.
    Un testo particolarmente profondo, è davvero facile immedesimarsi nella sua insoddisfazione.
  11. DOMENICA: lui ha tutto ma sa che non gli basta e forse è “riavere di te il desiderio”. Lei continua a vivere la vita di coppia con felicità e ignoranza di ciò che sta accadendo “non sei più parte di quello che c’è”. Il pianoforte con una andatura frizzante accompagna questa certezza di una storia ormai giunta al suo finale.
  12. VORREI SOLTANTO AMARTI: Forte il senso di rimpianto per una relazione chiusa male mentre lui pensa: “vorrei soltanto amarti tra le nuvole e i diamanti”, senza litigi e preoccupazioni. La canzone sale di tono con una parte quasi urlata che fa sentire la sensazione di disperazione di tutto il pezzo. “anche se il vento le incoraggia non torna mai la primavera” e lui vorrebbe solo amarla in pace, ormai distanti. Anche in questo caso le parole sono perfetta copia delle emozioni e dei desideri.
  13.  IL VASO: il pianoforte iniziale prelude ad una storia triste. “l’ho riempito di fiori perchè odio la morte”.
    Il vaso cade e si rompe: qui si capisce la metafora con la vita nella quale tutto si aggiusta ma si notano le piegature. “ed io non riesco più ad amare” come tutti gli amanti traditi e l’unica cosa che devono fare è raccogliere i pezzi e mettere l’anima in pace. Molto arguta questa comparazione e dà perfettamente l’idea che niente torna più come prima, una volta fallito.
  14. LA CASA DI UN POETA: la casa racchiude un poeta tra la noia e le scintille. E’ una metafora della vita di un poeta chiuso nel suo mondo e “maledetta la realtà” perché “voglio vivere le emozioni da solo per farle diventare grandi”. Pezzo molto commovente e emozionante, rispecchia l’autore e la sua interiorità.
  15. FARFALLA BIANCA: “ ti prego portami al mare, dove non servono le parole, vorrei solo capire se è giusto vivere quel che rimane” e lui vorrebbe solo portarla con sé e dentro di lui. Ma il destino nostro, come quello della farfalla è fragile. Forte il senso di insoddisfazione; la rassegnazione ad una vita senza senso è la domanda principe che porta avanti tutto il testo.
  16. FORSE DORMIRAI: Fragilità è la parola chiave. Si sente tutta la sua insicurezza e incapacità di affrontare la realtà. La musica è nostalgica e sottolinea il senso di disagio con note basse e un’armonia che esala solitudine e senso di vuoto.
    Probabilmente il testo più bello di tutto l’album: sono le sensazioni che nessuno può dire di non aver mai provato in tutta la sua vita.

E proprio questa capacità di urlare le sensazioni che sono proprie di ognuno di noi, che dà all’album di Ultimo la qualità di essere ascoltabile da tutti, sentendo con l’udito e con il cuore parole di dolore, insoddisfazione, solitudine e amore.
Album triste, nostalgico ma “fresco”, non c’è niente di già sentito ma solo pezzi originali e godibili già al primo ascolto, grazie al senso di curiosità che ti spinge a sentirne, traccia dopo traccia, ogni sua sincera opinione su ciò che vive ogni giorno di questa vita.

A cura di Manuela Atzori

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