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“Tutti i miei piani”: un viaggio nel nuovo EP di Folcast – INTERVISTA

by Alessia Andreon
Folcast 6 ph Fabrizio Iozzo web

“Tutti i miei piani” è il titolo del nuovo EP autobiografico di Folcast, uscito lo scorso ottobre e anticipato dai brani “1+1”, “Manifesto Egoista” feat. Carlo Amleto, e dal singolo che da il titolo all’album, “Tutti i miei piani”.

Un album in cui traspare la ricerca di crescita costante dell’uomo e del cantautore, che si sofferma a riflettere sul conflitto interiore tra solitudine e incontro e sulla ambivalenza che lo porta talvolta a ritagliarsi degli spazi intimi in cui nessuno può entrare, intervallati alla necessità di connessione.

Il nuovo disco di inediti di Folcast è stato prodotto da Tommaso Colliva ed è dedicato alla nuova esperienza che il cantautore romano ha vissuto negli ultimi due anni, con la nascita della sua prima figlia che ha dato un nuovo significato alle esperienze quotidiane.

Venerdì 11 ottobre è stato pubblicato su YouTube anche il videoclip di “Tutti i miei piani”.

L’album verrà presentato con due appuntamenti eccezionali in full band, curati da OTR Live: il 5 dicembre al Biko di Milano e il 21 dicembre al Largo Venue di Roma.

Nell’ intervista che ci ha concesso, abbiamo parlato di tutto questo e molto altro…

INTERVISTA
Ciao Daniele,
sono passati quasi quattro anni dalla nostra ultima chiacchierata, alla vigilia della finalissima di AmaSanremo. Se guardi indietro, quanto è cambiato Daniele e quanto questi cambiamenti hanno influito su Folcast?

Gli ultimi quattro anni sono stati una roba densi di bellezza, spero di continuare a viverne di simili. Daniele è cresciuto nella fase di passaggio, quella che va dai 28 ai 32, sicuramente a livello personale; ho affrontato delle piccole sfide quotidiane con me stesso che credo possano essere condivise da chi ascolta.

Ovviamente, quello che mi è capitato nella vita è andato a influire anche sul mio progetto artistico perché, appunto, come ho sempre fatto, quello che vivo è quello che poi provo a trascrivere sotto forma di canzone.

Io parto sempre da quello che sono, però è bene provare ad approcciarsi a una scrittura, una composizione, una musicalità che sperimentano e allargano un po’ lo spettro. Io cerco sempre di fare qualche passo avanti, se poi non è crescita, è sicuramente cambiamento e va benissimo ugualmente.

L’Ep è circolare, perché inizia con “Tutti i miei piani” e finisce con “1+1”, segno che tutto ha acquistato un nuovo significato da quando sei diventato padre. Questo cambiamento di prospettiva si riflette in tutto l’album, anche se non c’è un riferimento esplicito.

“Tutti i miei piani” è sicuramente dedicata a mia figlia. “Uno più uno” è più per la mamma. Quando ho cominciato a scrivere non sapevo che sarebbe nata, non era ancora nei programmi. Quindi questo Ep testimonia tutti i vari passaggi perché anche le canzoni hanno una gestazione molto lunga certe volte e quindi capita che si inizi a scrivere in una fase della vita e le completi o le rimetti a posto a distanza di anni.

Il lavoro più bello è quello di cercare di collegare le parti, cercando di mettere in risalto questa evoluzione che c’è stata all’interno del brano, quindi può capitare che ci siano degli stacchi temporali abbastanza ampi. È un gioco per me riuscire a reggere una scrittura coerente, anche a distanza di tempo, su una stessa canzone di tre minuti, cercando di fotografare quello che è successo tra la prima strofa che ho scritto che la bimba aveva due mesi e la seconda strofa che lei aveva quasi due anni.

L’album ha l’enorme pregio di scorrere piacevolmente. Ogni canzone è orecchiabile pur spaziando in stili diversi, dal pop all’R&B, al soul, con delle incursioni nel flow rap e nel funk. Mi sembra che questo Ep, anche musicalmente, rappresenti a pieno il concetto di conflitto interiore ….

Il conflitto c’è sempre, è una sorta di lotta interiore che mi accompagna: ci son mattine che mi sveglio e voglio stare con la mia famiglia, i miei amici, conoscere gente e altri in cui voglio stare da solo, non avere niente a che fare con nessuno.

Purtroppo, le persone che ho accanto, un po’ ne risentono…non è proprio facilissimo e leggerissimo starmi vicino, ma sto cercando di gestire, imparare ad essere equilibrato.

L’ eclettismo della musica rientra nel mio essere profondamente umorale, fa parte della mia persona e si riflette anche quando scrivo delle canzoni.

In passato ho cercato di utilizzare la scrittura come esercizio per stare meglio mentre adesso cerco di accompagnarla, di andare nel profondo.

Altra componente fondamentale sono gli ascolti che faccio, che sono variegatissimi e questo, in automatico, rientra nella scrittura.

Rispetto a “Tempisticamente” in cui c’erano collaborazioni con Davide Shorty, Roy Paci e Rodrigo D’Erasmo, in “Tutti i miei piani” ce n’è solo una. Il tuo intento era quello di far rimanere questo Ep come qualcosa di più “personale”?

Come dicevi, fare un Ep più personale contribuisce a mettere in evidenza l’intimità del lavoro.

In questo momento i feat. e le collaborazioni sono in voga, ma come potete sentire, l’intervento di Carlo Amleto in “Manifesto egoista” evidenzia già nel titolo la contraddizione.

Detto ciò, nella stesura, nella scrittura e nella produzione, ho collaborato con un sacco di belle persone, belle menti, quindi comunque c’è una condivisione.

Tra le belle persone con cui ho collaborato c’è anche Carlo, ma poi ci sono anche tutti gli altri che lavorano in studio alla realizzazione come Raffaele Scogna al pianoforte e anche alla chitarra in  “Tutti i miei piani”, Roberto Dragonetti al basso, Beppe Scardino al sax in “Manifesto Egoista” e “8 di Mattina”, Paolo Raineri alla tromba, Francesco Bucci al trombone, Fabio Rondanini alla batteria Andrea Fusacchia al sax in “Manifesto Egoista” e poi Tommaso Colliva che ha prodotto, registrato e mixato l’Ep. Questo tipo di lavoro di squadra permette a un progetto di crescere.

La voce recitante in “Manifesto Egoista” è di Carlo Amleto. Si sente che vi siete divertiti parecchio… ti va di raccontarci qualche aneddoto o retroscena da studio?

Lavorare con Tommaso è alienante nel senso buono del termine, perché puoi immergerti totalmente nella registrazione, non c’è fretta, non c’è pressione e per me la calma è necessaria per fare le cose per bene.

“8 di mattina” è dedicata al potere delle parole che, spesso, sono in grado di infliggere ferite profonde, soprattutto se a pronunciarle sono gli amici. Mi ha fatto pensare al libro “Che tu sia per me coltello” perché a volte quello che ci ferisce è che la lama di chi ci conosce profondamente sa anche dove fa più male…

Sai che non l’ho letto, di Grossman ho letto “Qualcuno con cui correre”, grazie per avermelo detto!

Nel mio caso si parla, per fortuna di ferite rimarginabili e sono quel tipo di ferite che, magari involontariamente, anche noi procuriamo ad altri; la forza dell’empatia sta proprio nel capire fin dive ci si può spingere, senza fare del male all’altra persona.

Nel mio caso sono state le persone più vicine, su un argomento molto caldo per me, come può essere la musica, a farmi pensare e mi sono chiesto se era proprio necessario dirmi una determinata cosa. “Otto di mattina” è la mia reazione d’istinto ad un commento dato a cuor leggero e percepito da me come una pugnalata. Devo dire che, questo pezzo, mi piace particolarmente.

Andando oltre questo discorso, le persone negative, secondo me, non vanno allontanate, perché per quanto ti possa far male una critica magari è anche occasione di crescita. 

Per concludere, puoi anticiparci qualcosa sulle date previste a dicembre a Milano e a Roma. Come saranno questi live?

Sarà un live full band anche se ci saranno anche dei momenti acustici, che mi piacciono molto.

È da un po’ che non suono in band, quindi ho avuto modo di approfondire di più la parte proprio acustica anche senza effetti loop. Mi diverto ad usarli per la voce, è che sono più da live in solo.

I live del 5 dicembre a Milano e del 21 dicembre a Roma avranno un’energia diversa, dato che saremo in quattro sul palco. Devo dire che quando l’abbiamo fatto c’è sempre stata una risposta entusiasta e quindi non vedo l’ora di vedere che effetto farà sul pubblico.

Ci sarà anche qualche altro appuntamento extra, in solo, ma sono ancora in via di definizione.

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