Va avanti a gonfie vele il Festival di Sanremo 2022, che ieri sera ha avuto forse la sua serata più coinvolgente, quella delle cover: una vera festa per tutti, un momento di celebrazione della musica, tutta, che è riuscito ad abbracciare almeno 3 Generazioni.
Veramente difficile trovare dei momenti da classificare come Flop, un po’ come quando torni a casa da un party a cui ti sei molto divertito: se le tartine non erano buone o i cocktail non erano il top, alla fine non ci fai nemmeno caso.
Ma qualcosa da dire c’è anche stavolta, non per fare i criticoni, ma perché Sanremo è anche questo.
Top & Flop della quarta serata
La serata cover: TOP
L’idea è vincente, impossibile che non funzioni. Certo, Amadeus non si è inventato nulla lo so, però l’ha mantenuta. Ed ha fatto proprio bene. Questa formula riesce ad incuriosire anche chi non guarda Sanremo, anche quelli a cui non interessano le canzoni sfornate dalla kermesse. In questa serata si gioca coi fuoriclasse, ci si confronta con pezzi amati da tutti, si balla in teatro ed in salotto allo stesso modo. Un momento di unione notevole. Anche per gli scettici.
Maria Chiara Giannetta: TOP
Certo, non era facile raccogliere il testimone di co-conduttrice dopo la meravigliosa Drusilla Foer, ma Maria Chiara ha dato sfoggio della sua freschezza sia con gli abiti, adattissimi alla sua immagine, che con l’atteggiamento. Convincente senza strafare, molto divertente la gag delle canzoni con Maurizio Lastrico, anche se già vista.
Il medley Jovanotti – Morandi: TOP
Si è vero, gli piace vincere facile. Gianni Morandi cala l’asso con l’ospite a sorpresa, e la combo con Jovanotti risulta irresistibile. Un medley esplosivo delle canzoni di entrambi che punta a tirare giù l’Ariston, e ci riesce. Anche il look da camerieri di una nave da crociera alla fine passa in secondo piano.
Gli occhiali di Orietta Berti: TOP
Ormai Orietta non la ferma più nessuno. Un meme vivente che se ne frega delle critiche, che tanto la sua carriera l’ha già fatta: ora si può divertire come cavolo le pare.
I Pinguini Tattici Nucleari: TOP
Finalmente qualcuno che ha il coraggio di dire qualcosa sulla situazione dei lavoratori dello spettacolo. Durante la loro esibizione hanno infatti mostrato due cartelli con scritto “Due anni senza concerti” e “Vogliamo tornare a fare concerti”. Il fatto che non l’abbiano detto al microfono, mi fa pensare che la Rai abbia messo una specie di veto sulla questione, pensando forse di evitare polemiche. Non rendendosi conto che da questo punto di vista, il Festival non ci sta facendo una bella figura.
Jovanotti come superospite: FLOP
Un po’ perché l’aria da guru mi ricorda Benigni che da dissacrante toscano è diventato prossimo alla beatitudine, un po’ perché forse risulta poco equilibrato nei confronti della gara. Se infatti è vero che con Morandi ha dato il vero effetto wow alla serata, salire nuovamente sul palco con l’aureola per promuovere il Jova Beach Party, mi è sembrato veramente ridondante. Senza contare, come dicevamo prima, quanto sia dissonante promuovere un mega concerto senza nemmeno accennare al fatto che da due anni si rimandano tour interi, con tutte le conseguenze del caso.
La questione Grignani: FLOP
Non lui, che ha avuto il coraggio di mettersi in gioco e di esporsi alle critiche, ma tutta la questione che inevitabilmente gli si è creata attorno. Se infatti è vero che calcare troppo la mano con battute su chi è in palese difficoltà può diventare di cattivo gusto, è anche vero che salire sul palco dell’Ariston non è una terapia. Grignani merita il massimo rispetto come artista e come essere umano, e proprio per questo non dovrebbe essere portato su un palco come quello di Sanremo, almeno finché non è di nuovo in grado di affrontarlo davvero. Non solo non ne esce bene lui, ma nemmeno chi pensa che basti questo per tendergli una mano. Questo non è tirarlo fuori dal tunnel, ma buttarlo nella fossa dei leoni. Secondo me.
Paola Pagni (cioè io): FLOP
Perché non sono riuscita a stare sveglia fino alla fine, per cui mi auguro non ci siano stati altri colpi di scena. Stasera farò del mio meglio.

Sono una toscana semplice : un po’ d’arte, vino buono & rock ‘n roll.
“Non come chi vince sempre, ma come chi non si arrende mai”
(Frida Khalo)