Home Live Report Salmo live al Rock in Roma: polvere, fiamme e rap’n’roll

Salmo live al Rock in Roma: polvere, fiamme e rap’n’roll

by Leslie Fadlon
Salmo Rock in Roma Agnese Ruggeri copertina

Salmo ha infiammato il Rock in Roma nella ventosa serata del 13 luglio 2023 con un concerto in cui non sono mancati la polvere, migliaia di giovani e tanta, tantissima energia rap e metal. Lo stile inimitabile del rapper sardo ha regalato al pubblico accorso nella Capitale un live epico, che ha preso inizio intorno alle 22.00 con le casse esplodono sulle note di “90 minuti”. E gli applausi non sono mancati.

La seconda traccia in scaletta è stata “Russell Crowe“, che come recita il testo “conquista la folla” ma non ”divide le masse” anzi le unisce, mentre si alzano la sabbia e le mani, i piedi, gli umori dei presenti. Non mancano altri pezzi recenti del rapper come la saltellante “Stai zitto?” in mash up con ”Antipatico” mentre sul palco scorre una scenografia fatta di maxi schermi ed immagini che alternano il volto di Salmo ad altri visual super interattivi con i brani su cui vengono proiettati.
Segue un brano firmato Nerone, “Papparapà” e poi su immagini di incendi e pistole si prosegue con “Che ne so” finchè Salmo invita tutti a saltare sulle note della indiavolatissima “Daytona“. Il rapper dice al proprio parterre una frase bellissima: “siamo finalmente tornati a casa”, e saluta il pubblico romano prima di “In trappola” mixata con ”La chiave”; il palco si illuminapoi di viola sulle note di “Perdonami“. Per “Criminale” la dedica è per chi ha una vita bellissima e vorrebbe fare il criminale..e viceversa.

Photogallery di Agnese Ruggeri

Salmo al Rock in Roma è un mix di energia ed adrenalina

Si continua quindi a saltare finché sul palco prendono spazio immagine mistiche sulle note di “PXM“, che inizialmente lieve porta poi batterie rabbiose e grande energia. Salmo ci consiglia che se vogliamo realizzarci nella vita dobbiamo sgobbare..e parte la title track del suo ultimo album, mentre sul palco scorrono immagini di artisti in gabbia e le mani battono all’unisono, per far sfociare il pezzo su una grande scritta dal significato sempre più ricorrente, ovvero “Flop
A Dio” infiamma ancora una volta il Rock in Roma, prima che si decida di lasciar spazio a “1984“.

Nel pubblico continuano i cori da stadio e quasi come fossimo in un Colosseo alternativo, il gladiatore Salmo dedica un pezzo ai romani: “S.A.L.M.O” e sul palco impatta l’immagine di un tenebroso carillon a forma di giostra; applausi per la super band che accompagna il rapper sul palco, prima che inizi “Aldo ritmo“, che prende quasi una forma tarantellante. E si balla, si balla eccome. Soprattutto dopo un freeze del cantante cui segue una ripresa potentissima. Il rapper chiede al pubblico se preferisca una canzone d’amore o una che gli spezzi le gambe. A vincere è ovviamente la seconda opzione, per cui la richiesta è quella di far quindi un gran casino mentre un fumo verde colora l’aria e c’è spazio per il metal rap “Tu per me“.
In un live durante quale Salmo si è mostrato anche più volte attento alla salute del pubblico e al fatto che non ci siano malori o altro, la prima parte si chiude quando partono le note melliflue di “Marla” che ci regala anche uno splendido assolo di batteria.

Salmo Rock in Roma Agnese Ruggeri 01
Salmo Rock in Roma Agnese Ruggeri

Successivamente, il palco si oscura brevemente, prima di riavviarsi con le luci psichedeliche di un dj set a cura di Dj Damianito e Salmo che parte mescolando “Ora che fai” a “Scatman”, per passare poi a “Diavolo in me” e ad altri pezzi della storia del pop italiano rivisti e resi benzina per il fuoco dei fan di questo incontenibile artista in grado di realizzare dei live perfetti e mai uguali tra loro.

Un concerto metal ma anche rap, rock ma anche pop, disco e a tratti indie, dentro una gigantesca installazione artistica che richiama una finezza che forse è mistica solo come un Salmo stesso.

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