Believe rinnova i propri uffici grazie alla collaborazione con Atomaa

di Redazione Web

Una nuova sede per Believe, la stessa passione. Con la fine dell’estate, società leader nella distribuzione digitale in campo musicale in oltre 50 paesi, cambia la sede dei suoi uffici italiani. I quartieri generali di Believe Italia restano sempre a Milano, in una zona piena di realtà all’avanguardia nel campo della comunicazione, del management e della creatività, come è stato negli ultimi anni; cambiano però le mura.  

Un cambiamento importante. Più spazi e più cura della qualità del lavoro; ed anche più possibilità di accogliere workshop, sessioni lavorative allargate, eventi speciali. 

L’identità dei nuovi uffici è stata curata da ATOMAA, studio fondato nel 2018 da Andrea Del Pedro Pera, Cesare Galligani ed Umberto Maj, diviso tra Milano ed Edimburgo, particolarmente focalizzato su una dimensione “umana” dell’architettura e su spazi abitabili di diversi tipi. Per loro è fondamentale lavorare ponendo sempre le persone e il sapore artigianale del “fatto a mano” al primo posto (“atomaa”, in greco sia antico che moderno, significa infatti “persone”), in un gioco di relazioni in cui bisogna saper padroneggiare molteplici lingue: tecniche normative e psicologiche relazionali, estetiche e ergonomiche.  

Un approccio che non può che essere condiviso da Believe Italia: realtà dove l’artista è sempre al primo posto, proprio come regola, e dove la grandissima attenzione a tutte le innovazioni tecnologiche non perde mai di vista come in realtà il cuore di ogni azione e di ogni scelta siano la musica, le persone, la passione. 

Commenta infatti Sara Pedroni, General Manager Operations di Believe Italia: «Il cambio di sede è stata una scelta tanto inevitabile quanto naturale: inevitabile per la crescita continua del team e delle energie creative ed imprenditoriali che si stanno radunando attorno a Believe Italia, naturale perché da sempre il benessere dei nostri dipendenti e il mettere a loro agio i nostri clienti quando vengono a farci visita è una priorità. Credo che ATOMAA abbia interpretato benissimo queste nostre necessità. Siamo molto soddisfatti del risultato finale».

nuova sede Believe

La nuova sede di Believe

La nuova sede di Believe Italia abita un’antica villa del 1730 fuori Porta Ticinese, nella parte meridionale di Milano. Fra queste mura, che hanno conservato le spazialità domestiche della villa settecentesca, Augusto Richard e il designer Giò Ponti hanno scritto le prime pagine della storia dell’industrial design e fatto della Richard-Ginori uno dei colossi europei della produzione ceramica. 

Il carattere inaspettato di domesticità, disegnato da una sequenza di stanze l’una diversissima dall’altra, è diventato il refrain dell’allestimento: la nuova sede Believe Italia è una grande casa con tutti i suoi agi, in cui incontrarsi e ascoltare buona musica, ma anche rifugiarsi per una migliore concentrazione o intima creatività.

I muri spessi, i soffitti cassettonati e qualche traccia dei pavimenti originari sono lo sfondo più sentimentale con cui il progetto d’interior ha giocato al contrasto, proponendo dettagli contemporanei e pezzi iconici del design industriale milanese. 

Gli spazi occupano i 700 metri quadri dell’ala est della villa originaria e si arrampicano sui 3 piani di una imponente scala centrale. Proprio questa generosità degli spazi ha consentito di allestire due tipologie di ambienti differenti: quelli più propri del lavoro, luminosi, quieti ed essenziali, e quelli più conviviali caratterizzati da una sensorialità più informale e vivace.

La scala che risale gli spazi di Believe Italia accoglie la sua Hall of Fame, su cui si affacciano tutte le stanze principali della nuova casa. Due installazioni luminose speciali, disegnate con Vibia (Plusminus), sottolineano il valore di questo spazio dove poter incontrare tutta la famiglia Believe Italia.  

Un portale coloratissimo dischiude i segreti della Artist Lounge, vero e proprio cuore creativo e di rappresentanza della casa. Un soffitto particolare – cassettonato – rende ancora più dinamico lo spazio, che ha tra l’altro non a caso anche una marcata dimensione conviviale, con uno spazio bar vasto e curato (e alle spalle una parete interamente a specchio).

Fondamentale però è anche quanto si può trovare dalla parte opposta rispetto alla Artist Lounge: una grande terrazza sul Naviglio, dalla superficie di quasi 200 metri quadrati. Un “deck” che può diventare spazio performativo per eventi speciali ma che è anche spazio lavorativo e di decompressione.

Dalla Hall of Fame si accede poi all’ala sud della corte, quella che accoglie le aree più legate al lavoro da scrivania, mentre all’ultimo piano, sopra la Hall of Fame, le aree cross-funzionali occupano il volume tridimensionale degli alti sottotetti. Quest’area operativa gode della luce di due patii ricavati in copertura, vere e proprie stanze a cielo aperto. Vi affacciano la kitchenette e tisaneria (disegnate con Moor in un tattile Phenix rosso jaipur) e una seconda zona living informale definita da un bellissimo Osaka viola disegnato da Pierre Paulin (La Cividina) ed uno spettacolare cerchio luminoso Alphabet of Light (Artemide).

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