Home Interviste Nera Smith: “Incubi” è una dark ballad per ricominciare ad amare

Nera Smith: “Incubi” è una dark ballad per ricominciare ad amare

by Alessia Andreon
nera smith

È da poco uscito “INCUBI”, il nuovo singolo del cantautore Nera Smith, nome d’arte di Saverio Tomai, una visione onirica di un amore tormentato.

Un brano romantico dai toni dark ma, al tempo stesso, struggente, che vuole liberare l’amore dalle maschere che si porta addosso dal passato.

Abbiamo avuto l’occasione di parlare con Nera Smith e raccontare questo brano e i suoi prossimi progetti.

Ciao Saverio, ben venuto sulla pagina di Inside Music!

Inizierei col chiederti chi è Nera Smith, quando è nato il tuo alter ego?

Nera Smith fa parte di me sin da quando ero piccolo: nera è tratto da Black Celebration, un album dei Depeche Mode che mi sta particolarmente a cuore e in italiano vuol dire “celebrazione nera/oscura”.

Smith è, invece, la sintesi di tutto quello che è la cultura new wave, elettronica e indipendente dell’Inghilterra degli anni ’80; è una sorta di bagaglio culturale che mi ha forgiato e ha delineato i miei tratti caratteriali e artistici.

Nel 2020, quando ho firmato il contratto con Fragola Dischi, mi sono attribuito questo nome.

Hai appena presentato il tuo nuovo singolo “Incubi”, ti va di raccontarcelo?

“Incubi” è nata tramite un processo inverso a quello che solitamente seguo quando compongo delle canzoni.

Normalmente utilizzo un sintetizzatore e inizio magari da un bit di batteria, non tramite una progressione di accordi al piano o alla chitarra o direttamente dal testo.

“Incubi”, invece, è nata proprio da un embrione di testo, ovvero la prima strofa, che recita: Hai un paese fantasma negli occhi Ma io ci vivrei da stanotte. In questo verso si racchiude il senso di tutta la canzone.

Nella copertina sono presenti delle maschere che simboleggiano, appunto, gli incubi, intesi come tutto ciò che siamo soliti lasciare nella vita delle altre persone.

Purtroppo, non sempre sono cose buone e, addirittura, finiscono per incidere negativamente sia su chi subisce che su noi stessi, che ci ritroviamo una maschera addosso. 

In questo senso “Incubi” è un invito a lasciarsi cadere queste maschere dal volto e affidarsi nuovamente a ciò che il presente ti sta donando.

Malgrado il titolo è una canzone molto romantica…

In un certo senso lo è, perché parla di una storia d’amore un po’ tormentato ma c’è anche una seconda interpretazione: volevo che fosse, non soltanto una sigla di chiusura, ma anche una sigla di apertura per una nuova storia.

Questo è il senso che ho dato nel ritornello quando dico: Aspettami fuori gli incubi e spogliati di quegli inferi, intendo dire: io sono qui, tu cerca di superare i blocchi che derivano dal passato e io ti aspetterò.

“Aspettami fuori gli incubi” è anche un modo di proteggere la persona che si ama…

Infatti, hai centrato in pieno, ecco perché ti ho detto che può essere intesa come un’apertura ad una nuova relazione.

Quando ci approcciamo alla conoscenza di persone nuove, a volte, bisogna fare i conti anche col passato di queste persone, che può averle segnate tanto da non permette loro di aprirsi come vorrebbero. 

Ecco, quindi, che bisogna lasciar cadere le maschere del passato per potersi concedere delle nuove possibilità.

Questa estate hai portato le tue canzoni in tour, quando uscirà il tuo primo album?

Si, ho portato in giro in anteprima il progetto che abbiamo ultimato prima dell’estate.

La scaletta comprendeva anche cover, perché non ho ancora una scaletta totalmente di inediti; quindi, ho inserito delle cover riarrangiate come “Istrice” dei Subsonica, “Running Up That Hill” di Kate Bush che è un pezzo molto importante per me sin da quando ero piccolo, “Smalltown boy” dei Bronski Beat, “Heroes” di David Bowie e “Rebel yell” di Billy Idol.

Sembra che spazi molto con i generi ma il riarrangiamento che opero sui pezzi giunge a quello che è il mio genere che definirei “fluido”, come dice la Rappresentante di Lista.

Non credo che un artista si possa ridurre ad una categoria perché il cambiamento fa parte di ognuno di noi.

Per finire ti chiedo se puoi anticiparci qualcosa, dato che l’album è già pronto?

Devo trattenermi perché non posso dire molto ma il prossimo pezzo uscirà veramente presto!

Sarà diverso dai due precedenti singoli che ho pubblicato. Questo pezzo sarà più dark ma con lo stesso filo conduttore di “Incubi” anche se l’argomento sarà diverso…. Magari ne riparleremo!!!

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