NAPOLEONE: dal 14 dicembre torna live -INTERVISTA-

di Paola Pagni

Dopo la partecipazione di Napoleone in “Capa Tosta“, featuring contenuto nell’album di Guè Madreperla“, il cantautore è tornato a collaborare con il rapper nell’album version di “HITMANIA”, una delle 8 tracce che compongono “VA’ E TORNA”, tutte prodotte dalla sapiente mano di Giordano Colombo.

A questa collaborazione seguirà un tour, in partenza domani 14 Dicembre da Torino:

14 DICEMBRE – TORINO (Hiroshima Mon Amour)

16 DICEMBRE – NAPOLI (Drop/Common Ground)

22 DICEMBRE – ROMA (Alcazar)

23 DICEMBRE – LIVORNO (The Cage)

13 GENNAIO – PRATO (Capanno 17)

18 GENNAIO – MILANO (Apollo)

Abbiamo scambiato qualche chiacchiera con Napoleone, subito dopo l’uscita del suo EP, e questo è il risultato:

Intervista a Napoleone

Hai descritto “VA’ E TORNA” come una raccolta di storie, suoni e luoghi che rappresentano varie fasi della tua vita. Qual è stata la fonte principale di ispirazione per questo EP e come hai trovato l’equilibrio tra la tua parte creativa e la realtà che ti circonda?

Probabilmente la fonte principale di ispirazione è stata la nostalgia. Ho iniziato ad immaginare e scrivere queste canzoni dopo 4 anni ormai lontano da casa e in un momento molto particolare. Durante il primo lockdown trascorso a Torino ho avuto il tempo necessario per fermarmi dai ritmi della città e del lavoro. Ho iniziato a metabolizzare un po’ tutto quello che era stato il mio percorso fino a li. Scrivere mi ha aiutato a riportarmi a casa.

Ho trovato equilibrio ridimensionando innanzitutto il concetto di “successo”.

Il lavoro del musicista oggi è fatto sempre più di numeri, pressioni e competizione poco sana.

Ho lavorato molto per spostare l’attenzione sul mio stare bene allontanando l’ossessione di dover “arrivare” (non si è mai capito dove).

“HITMANIA” presenta un’intro innovativa con la voce di DJ ERRY, segnando la tua prima collaborazione vocale con lui. Come è nata questa collaborazione e cosa ti ha spinto a introdurre questa nuova dimensione alla tua musica?

Conoscevo già la storia di Erry e delle sue cassettine perché circolavano in casa mia grazie a mio fratello più grande che era un fruitore. L’idea è nata dopo aver visto il film di Sydney Sibilia che credo abbia spostato l’attenzione su un aspetto molto importante della vicenda: la passione di Erry per la musica. Una passione che ha condiviso con me quando l’ho conosciuto, attraverso il racconti e aneddoti vari. Volevo scrivere una canzone per Erry, diventare una sua compilation e battezzarlo ufficialmente come Dj esaltandone il valore artistico.

Abbiamo realizzato entrambi un sogno.

La copertina dell’EP raffigura una sirena divisa tra la sua parte umana e animale, simboleggiando il tuo viaggio, il distacco dalle radici e la separazione dal mare. C’è un significato più profondo di questa immagine e come si collega alla tua storia personale e musicale?

Avevo bisogno di un’immagine che rappresentasse sia la mia terra che il mio concetto di viaggio. Dalla finestra di casa mia, a Capaccio Paestum (dove sono nato e cresciuto) oltre a vedersi il mare si vede anche lo scoglio di “Punta licosa”. La leggenda narra che si sia formato dopo la morte della sirena Leucosia e che insieme alle sorelle Partenope e Ligea abbia dato vita alle coste del sud Italia.

Il primo brano in assoluto che ho scritto e pubblicato utilizzando il dialetto si intitola “Amalfi” e parla di una storia d’amore e di una sirena.

Le tre sirene che nella mitologia tentarono di incantare Ulisse proprio durante il suo viaggio di “ritorno a casa”.

Il tour “ROMANTICO CLUB – Tour 2023/2024” si sta avvicinando. Cosa possiamo aspettarci da questi live e cosa invece ti aspetti tu per questa nuova serie di concerti?

Oltre alle canzoni contenute in Va’ e torna ci saranno in scaletta anche tutti gli altri singoli pubblicati negli ultimi anni. Sarà uno show molto fedele al lavoro fatto in studio ma con qualche sorpresina in più. Sul palco saremo in 4 con una formazione classica ( Batteria , basso, chitarra , tastiere) Ci sarà da ballare e da divertirsi. Partiremo il 14 dicembre da Torino (Hiroshima mon amour) per poi passare da Napoli, Roma , Livorno , Prato e Milano.

Spero di poter abbracciare tutte le persone che in questi anni hanno supportato la mia musica e il progetto sperando di regalare dei bellissimi concerti.

In più sono brani che dal vivo hanno una dimensione davvero speciale.

Hai esperienza come autore per diversi artisti nel panorama musicale italiano. Questo come ha influenzato il tuo approccio nel creare la tua musica personale

L’ esperienza come autore oltre a farmi portare a casa delle belle soddisfazioni è stata un’ utilissima palestra. Mi ha fornito gli “attrezzi” del mestiere e permesso di affrontare in maniera più serena un progetto tutto mio. Sono certo che gli anni passati a scrivere per gli altri abbiano anche fatto emergere la necessità di volermi raccontare in maniera più intima e personale.

Da autore dovevo quasi sempre immedesimarmi in storie non mie.

Viceversa, adesso , dopo un periodo creativo cosi intenso, avrei voglia di dedicarmi un po’ di più a qualche progetto diverso. Credo siano due momenti molto differenti ma che si alimentano a vicenda.

Quale elemento credi sia fondamentale per mantenere l’autenticità nel mondo della musica odierna?

L’elemento umano.

Penso sia necessario distaccarsi dai numeri, dalle playlist, dagli streams e dai followers.

Bisogna tornare a ragionare la musica da un punto di vista creativo, di comunicazione e soprattutto di condivisione.

E’ utile ridimensionare il concetto di “successo” cercando di preservare il lato sano di questo mestiere.

Personalmente ho ripreso a vivere la musica in maniera serena anche grazie ai ragazzi con cui suono. Ho riscoperto la sala prove ed il piacere di vivere la musica insieme.

0

Potrebbe interessarti