Dopo una breve pausa dovuta alla co-conduzione televisiva di Pezzali alla trasmissione “Che tempo che fa” di Fabio Fazio, è ripartito ieri sera dal Palapartenope di via Barbagallo a Napoli il “Max Nek Renga Tour”. Il concerto – organizzato da Veragency e F&P Group – sarebbe dovuto svolgersi oltre due mesi fa, ma fu rinviato per motivi tecnico-organizzativi.
In seguito ai numerosi sold out registrati durante la prima parte del tour, ci si aspettava il tutto esaurito, ma invece la location ha faticato a riempirsi. Ciò nonostante il pubblico presente non ha fatto mancare il calore e l’affetto nei confronti dei tre grandi artisti della musica pop italiana, i quali hanno proposto dal vivo tutte le hit dei rispettivi repertori reinterpretate a tre voci e non solo.
Il live ha inizio puntuale alle ore 21, quando sullo sfondo viene proiettato il videoclip ufficiale di “Duri da battere”, il singolo promozionale del tour. A metà brano fanno il loro ingresso sul palcoscenico i tre protagonisti, accolti dal boato dei loro fan. “Siamo la prima boy band per adulti!”, esclama il trio ringraziando e salutando i presenti, prima di avvicinarsi a loro per l’esecuzione dell’inno generazionale firmato Pezzali – “Gli anni” – intonata a gran voce da tutto il pubblico. A questo punto Max esce di scena per lasciare il posto al primo ospite della serata, Ivan Granatino: il rapper partenopeo accompagna Filippo e Francesco in “Unici”. “Le band solitamente si sciolgono, noi invece restiamo uniti”, afferma Nek accogliendo il ritorno di Pezzali per l’interpretazione del successo di Renga “Il mio giorno più bello nel mondo”. Arriva il momento del secondo invitato all’evento, si tratta di Anthony, il quale si esibisce sulle note di “Guardami amore” mentre Nek lo accompagna al basso.
Neanche il tempo di salutare il cantante neomelodico che entra in scena un altro ospite locale, il neo vincitore del David di Donatello Franco Ricciardi: il cantautore napoletano esegue insieme con i tre artisti la hit degli 883 “Hanno ucciso l’uomo ragno”, facendo ballare tutta la platea. “Ora vi facciamo vedere come nascono le nostre canzoni”, così Nek imbraccia una chitarra e dà il via ad un medley di successi. La fase band subisce un momentaneo stand by per mettere in luce l’egocentrismo di ogni singolo componente, del resto parliamo di tre cantautori uniti in una parentesi commerciale momentanea. L’apertura è affidata a Francesco con il brano vincitore di Sanremo 2005 – “Angelo” – segue Pezzali con “Sei un mito” e “La regola dell’amico” e a chiudere in bellezza ci pensa Filippo Neviani in “Almeno stavolta” e “Lascia che io sia”, singolo vincitore nello stesso anno di Renga ma del Festivalbar. I tre si prestano alla solita gag della fasulla uscita di scena, per poi rientrare con un corposo bis: stavolta ad aprire le danze è Nek con la storica hit “Laura non c’è”, cantata a duemila voci insieme al pubblico; poi tocca a Francesco e la sua “Vivendo adesso”, chiude – prima di un ulteriore giro di boa – Pezzali con l’evergreen “Come mai”.
Dopo oltre due ore e mezza di musica, senza alcuna pausa di intrattenimento per allungare il brodo, sulle note di “Nord Sud Ovest Est” la band – che la penisola la toccherà in tutti e quattro i punti cardinali – invita gli ospiti e i musicisti per ricevere l’applauso ed il calore del pubblico partenopeo. “Sei l’orgoglio di questa città, caro Franco!”, è l’omaggio del trio allo storico cantautore padrone di casa.
Alla fine di questo viaggio all’interno dell’ultimo ventennio del pop italiano, con tre esponenti di spicco di questo panorama musicale che condividono lo stesso palco, la sensazione è quella di sentir troppo spesso bistrattata la parola “pop”, che nient’altro cela che il termine “popolare – appartenente al popolo”. Due ore ed oltre di musica e spettacolo che ci hanno fatto ballare, cantare e divertire, un condensato di karaoke, allegria e spensieratezza.
SCALETTA:
Duri da Battere
Cambio direzione
Se io non avessi te
Gli anni
Meravigliosa
Unici
Nessun rimpianto
A un isolato da te
Sei Fantastica
Sei solo tu
Sei grande
Il mio giorno più bello nel mondo
Se telefonando
Guardami amore
Hanno ucciso l’uomo ragno
Era una vita che ti stavo aspettando
Medley acustico: Raccontami / Dimmi cos’è / Una canzone d’amore / Ci sarai / Ci sei tu / Eccoti
Angelo
La tua bellezza
L’universo tranne noi
Sei un mito
La regola dell’amico / Disco inferno
Almeno stavolta
Se una regola c’è
Lascia che io sia
Sempre noi
BIS:
Laura non c’è
Vivendo adesso
Come mai
Fatti avanti amore
Nuova luce
Nord sud ovest est / Tieni il tempo
A cura di Lorenzo Scuotto

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