Home Interviste “Voglio la gonna” è il nuovo disco di Luigi Strangis, fuori venerdì: l’intervista al vincitore di Amici

“Voglio la gonna” è il nuovo disco di Luigi Strangis, fuori venerdì: l’intervista al vincitore di Amici

by Emanuele Faraci
LUIGI STRANGIS VOGLIO LA GONNA cover

Esce venerdì 14 ottobre il nuovo album di Luigi Strangis Voglio la gonna, un disco pieni di inediti energici del giovane cantautore e polistrumentista di Lamezia Terme vincitore dell’edizione 2022 di AMICI. Il disco (etichetta 21co e distribuito da Artist First) è già disponibile per il preorder anche in versione autografata su Amazon e in versione limitata bundle cd autografato e felpa su musicfirst.it. 

 Ognuno di noi deve essere libero di poter esprimere al meglio sé stesso, la sua indole e i suoi sogni e poterli perseguire senza l’ingabbiamento degli stereotipi, per questo ho deciso di intitolare l’album VOGLIO LA GONNA. La mia generazione si sente libera e non fa distinzioni. Ci sentiamo liberi di esprimerci senza imposizioni su come vestire e più in generale su come essere.

L’album è anticipato dal singolo “STAI BENE SU TUTTO” già in rotazione radiofonica ed è accompagnato da un video diretto da Stefano Lari.

Abbiamo avuto la possibilità di scambiare quattro chiacchiere con Luigi in occasione dell’uscita del suo disco.

L’intervista a Luigi Strangis

Come è nato questo disco? Sei riuscito a inserire tutto ciò che ti piaceva o hai accantonato qualcosa che sentiremo successivamente?

No in realtà no. Questo disco è nato in mezzo a una data di in-store e una di live ed è per questo che è così energico, perchè rappresenta ciò che ho vissuto in quel periodo: energia, movimento e tanta voglia di fare. Sono fortunatamente riuscito a concludere tutto senza problemi e ho rivisto parecchie cose perché sono un tipo molto pignolo.

Osservando la tracklist sembra che ne venga fuori una storia. In che modo hai selezionato i brani?

Tutti i brani parlano di amore e hanno un filone un po’ malinconico perché anche in amore si sta male. Mi stupisce come noi esseri umani spesso ci ricordiamo più dei “momenti no” che dei “momenti sì”, ed è una cosa paradossale, e nel disco prevalgono più quei momenti no. In generale la tracklist è scelta per un filone vero e proprio perché tu parti con degli Occhi Lucidi e spesso e volentieri ti ritrovi con delle Cicatrici, che è appunto il brano conclusivo.

Il titolo del disco ed il concept della copertina sono particolari. Quale messaggio vuoi mandare al tuo pubblico?

Il titolo è un modo per dire che oggi voglio la gonna, ma domani potrei volere un pantalone. Il discorso è molto più generale e lo esprimo tramite un outfit perché arriva prima anche all’occhio. Possiamo, ad esempio, generalizzarlo con “io domani voglio fare l’astronauta” e posso farlo, sono libero di farlo, l’importante è che io stia sempre bene con me stesso. In un pezzo del disco dico “voglio una vita senza regole”, ovviamente una vita senza regole dove posso fare ciò che mi piace, rispettando sempre gli altri. Io ad oggi sono così: rispetto gli altri e faccio ciò che mi piace.

Tu hai fin da piccolo suonato la chitarra, ma ti sei anche approcciato ad altri strumenti. Quando hai iniziato a farlo, quale è stata la difficoltà maggiore che hai riscontrato e qual è lo strumento che ti soddisfa di più?

Io ho iniziato a suonare la chitarra a 6 anni e gli altri strumenti quando sono diventato più grande. Quando ho iniziato a suonare la chitarra volevo poi cambiare qualcosa e mi sono avvicinato al pianoforte. Quando sono arrivato al liceo musicale ho studiato percussioni e successivamente mi sono spostato al contrabbasso, diplomandomi su quello. Ogni strumento ha la sua difficoltà, ma ciò che mi soddisfa di più è la chitarra, ma come ci si sfoga con la batteria, mai con nessun altro strumento.

Nel disco hai un brano che si intitola Non cambia mai, per te qual è la cosa che non cambierà mai?

La cosa che non cambia mai per me è l’amore, lo dico anche nel brano. Per me è una cosa oggettiva, l’amore vero è una cosa che non cambia mai e accomuna un po’ tutti.

Quest’estate sui social utilizzavi spesso l’hashtag #PresoBene. I tuoi fans chiedono se questo # avesse un significato particolare.

Ero molto preso bene nel vero senso della parola, e volevo che tutti condividessero questa cosa del #PresoBene. Invogli gli altri a essere felici e trasmetti un sorriso. Il fine non era altro, era semplicemente cercare di condividere qualcosa di positivo!

Luigi Strangis 20226415 ph. Gabriele Gregis
Luigi Strangis ph. Gabriele Gregis

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