Dopo l’uscita di “Giuseppe”, primo singolo del suo nuovo progetto discografico che ha segnato l’inizio della collaborazione con INRI Records, LABASCO aggiunge un altro tassello con “NAPOLI MELANCHOLIA” (https://inrirecords.lnk.to/napolimelancholia; INRI Records/Metatron) da oggi su tutte le piattaforme digitali.
La voce dell’artista, a tratti intima e a tratti sfrontata, in “Napoli Melancholia” dipinge una città lontana dagli stereotipi: un fever dream di euforia, sesso e celebrazione che danza tra l’immobilità della provincia e il desiderio di fuga.
“La famiglia Melancholia è una famiglia che va al di là del sangue. è l’incontro tra tradizione e fuga, è quel luogo che ti dà la possibilità di essere ciò che vuoi, anche quando la tradizione sembra negartelo. Qui si abbracciano le radici, ma si costruiscono nuove regole. Benvenuti” racconta Labasco.
Ad accompagnare l’uscita del brano c’è anche il videoclip ufficiale, diretto da Shalla Hope, che esalta il contrasto tra iconografia tradizionale meridionale e un’estetica sfrontata e contemporanea. Il video traduce in immagini il senso di appartenenza e ribellione che attraversa la traccia, restituendo tutta l’intensità emotiva e visiva del mondo di Labasco.
Labasco – Napoli Melancholia
Labasco ha un timbro versatile, che in questo brano si muove con naturalezza tra momenti di dolcezza sussurrata e aperture potenti, sottolineando con intensità emotiva il senso di sospensione e malinconia del brano.
La produzione è un mix tra elementi elettronici e richiami alla tradizione. Asciutta ma potentissima, si costruisce su bassi avvolgenti e percussioni secche, creando un’atmosfera ipnotica e immersiva. I suoni minimali, essenziali eppure carichi di tensione, si intrecciano con una melodia che alterna momenti di sospensione e rilascio, enfatizzando il contrasto tra malinconia e libertà.
“Napoli Melancholia” è stato anticipato da “Giuseppe” (https://inrirecords.lnk.to/giuseppe; INRI Records/Metatron), metà in napoletano e metà in italiano, la traccia esplora il conflitto tra identità e aspettative sociali, immergendosi in un’atmosfera che fonde tradizione e modernità. Anche il sound, minimal e sperimentale, mescola la tradizione partenopea con elementi elettronici contemporanei, creando una tensione tra passato e futuro, tra ciò che siamo stati e ciò che stiamo cercando di diventare. Con questo brano è arrivato tra i finalisti di Ciao – rassegna Lucio Dalla, un traguardo che sottolinea la forza e l’autenticità della sua musica.
Labasco Biografia
Labasco è il figlio di una tensione tra sacro e profano. La stessa tensione che scorre tra l’infanzia nella provincia campana e la ricerca di un proprio spazio a Milano. Tra l’ispirazione profondamente radicata nella tradizione della canzone napoletana e l’identità pop internazionale che caratterizza i suoi brani, struggenti e coinvolgenti, queer e partenopei. Per il 2025 INRI Records/Metatron ha scommesso su questa identità fluida e già perfettamente matura. La scelta del nome d’arte non è casuale, deriva dal suo cognome, Basco, ma con una femminilizzazione che, durante la sua adolescenza, veniva usata per etichettarlo come diverso. Con l’adozione di “Labasco”, l’artista ha compiuto un vero e proprio atto di rivalsa, restituendo al nome una nuova dignità, carica di significato. In latino, infatti, “labasco” significa “vacillare”, un richiamo all’incertezza e alla vulnerabilità di chi è in cerca della propria strada, ma anche alla forza di non cedere nonostante le difficoltà.
