Home Interviste Intervista a Valentina Polinori, che ci ha parlato del suo “Trasparenti”

Intervista a Valentina Polinori, che ci ha parlato del suo “Trasparenti”

by Leslie Fadlon

Esce domani 21 febbraio “TRASPARENTI” il secondo album di Valentina Polinori. Il disco arriva a tre anni dal precedente “Mobili”, lavoro che l’artista romana ha portato a lungo in tour in tutta Italia, realizzando anche numerosi concerti di apertura, da Lo Stato Sociale a Galeffi, da Julie’s Haircut & Persian Pelican a Cristina Donà e Ginevra Di Marco. Valentina Polinori torna con un nuovo lavoro da lei interamente scritto – testi e musica – in cui la dolcezza e l’intimità si inseriscono nel giocoso movimento di sonorità elettroniche. Come il titolo suggerisce, il filo rosso del disco è proprio l’idea della trasparenza. È questo concetto a legare fra loro i 10 brani dell’album, che mantengono, invece, un’eterogeneità a livello di arrangiamento e produzione. Trasparenza nel senso di limpidezza: la difficile onestà nel raccontarsi con una canzone. Ma anche la questione della trasparenza relativamente ai rapporti umani. Tutti i brani, infatti, si snodano attorno a riflessioni relative al relazionarsi agli altri, soprattutto nell’amore, e alla difficoltà di lasciarsi guardare dentro.

valentina polinori

L’intervista a Valentina Polinori

Ciao Valentina, è un piacere intervistarti. Il 21 febbraio esce il tuo nuovo disco, “Trasparenti”. Come ce lo presenteresti?

È il mio secondo disco, è composto da brani molto personali. Il titolo fa riferimento alla trasparenza tra le persone, la limpidezza e l’onesta che riusciamo ad avere con gli altri, a quanto risulta difficile farlo in una relazione o anche quando scriviamo un brano.

Che tipo di influenza ha subito la composizione di questo disco?

Probabilmente i brani sono più onesti, ascoltandoli conoscerete po’ di più il mio mondo, come vedo le cose, cosa penso. Sicuramente tutti i miei ascolti musicali mi regalano qualcosa, queste influenze sono meno consapevoli ma mi condizionano nella scrittura e nel gusto per il sound che abbiamo scelto con Alessandro Di Sciullo.

Quale, delle 10 tracce, ti rappresenta meglio in questo particolare momento storico?

Bosco, mi sento un po’ persa.

E quale non vedi l’ora di suonare dal vivo?

Forse Camilla.

Hai scelto, come primo singolo, il brano “Bosco”. Ci racconti l’idea del videoclip correlato?

Volevamo creare con La Clique la troupe con cui ho creato il video) un’atmosfera rarefatta, con delle immagini abbastanza suggestive ma anche semplici. Non volevamo raccontare una storia, solo creare delle immagini giuste per lasciare l’atmosfera un po’ sospesa.

Quante cose sono cambiate dai tempi di “Mobili”, il lavoro precedente?

Molte. Sicuramente sono cambiata io in primis, sono un po’ cresciuta anche musicalmente forse. In qualche modo gradualmente sto definendo il mio stile, o meglio questo è il percorso che vorrei fare. Per la prima volta poi ho lavorato con un produttore artistico, Alessandro Di Sciullo e non in sala con la band, come per il primo album. Insieme a lui abbiamo definito le mie referenze musicali che forse nel primo disco erano più variegate. Per quanto riguarda i brani, quelli di Trasparenti parlano più di me, in modo più onesto (da qui il titolo)

Hai aperto i concerti di artisti come Lo Stato Sociale, Galeffi, Julie’s Haircut & Persian Pelican, Cristina Donà e Ginevra Di Marco; quali sono i tuoi ricordi più emozionanti sul palco?

Quando percepisco che l’ascolto è davvero attento sono felice, a prescindere dal palco in effetti. Poi ovviamente in alcuni casi, come per Cristina Donà mi sono sentita onorata di conoscerla e poter aprire il concerto. Altro posto magico è stato il palco del Teatro Regio di Parma per la rassegna Tracks, appena scesa ero commossa.

Sei diplomata in conservatorio; quanto è importante la tecnica nella composizione dei tuoi brani?

Non sono diplomata, ho studiato lì solo un anno pianoforte classico e in qualche modo mi sono allontanata da quel contesto sia perché ero troppe piccola sia perché forse l’ambiente era un po’ troppo competitivo. La tecnica credo sia fondamentale, sto prendendo lezioni di chitarra perché davvero desidero migliorarmi sempre più.

valentina polinori

E cosa ti piace della musica contemporanea, italiana e straniera?

Mi piacciono molto i gruppi come i Daughter o i Big Thief, in generale la musica non urlata. Le belle melodie, soprattutto quelle più particolari. Tra gli italiani mi piace il cantautorato storico, di Dalla o Bersani ma anche alcuni degli indie come Gazzelle e Colapesce o i Coma Cose. Ascolto tanta musica, ed eterogenea. Mi piacciono molto anche artisti del mondo hip hop come Loyle Carner, Tyler the Creator o Mac Miller, mi piacciono Mac De Marco, Clairo, Ariana Grande, Haley Heindrickx, Saba, .. potrei andare avanti ancora parecchio, tendenzialmente sono tanto curiosa e mi piace scoprire gruppi o artisti nuovi.

Quali sono i prossimi progetti, dopo l’uscita di ‘’Trasparenti’’?

Spero di portarlo live in giro il più possibile.

Infine, come possiamo restare aggiornati sulla tua musica?

Tramite i social: Instagram (https://www.instagram.com/valentinapolinori/ ) e Facebook( https://www.facebook.com/valentinapolinoriofficial/).

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