“Underground Luna” è il primo album della band Moscow Club.
La band genovese composta da Gabriele Pallanca (basso, voce), Federico Lobascio (chitarre, voce) e Dario Monaco (batteria), sta per tornare sulle scene con il vero primo album. 9 brani in cui sonorità elettroniche, indie pop, alternative rock si alternano e accompagnano l’ascoltatore in una fusione di diversi generi e suggestioni.
Fra testi a tratti realistici a tratti distopici, i Moscow Club raccontano la loro visione del mondo con testi in italiano ma un sound decisamente internazionale.
«”Underground Luna” è il frutto di anni passati tra saletta, concerti e studio di registrazione. Finalmente ci esprimiamo esclusivamente in italiano ma abbiamo mantenuto un sound internazionale.
Le 9 canzoni che compongono il disco hanno due anime, una principalmente indie-pop e l’altra più alternative-rock»
Prodotto artisticamente da Mattia Cominotto, “Underground Luna” è scritto da Federico Lobascio e Gabriele Pallanca.
BIOGRAFIA
I Moscow Club sono un power-trio pop con sonorità vicine alla new wave e al post-punk. La formazione comprende Gabriele Pallanca (voce e basso), Federico Lobascio (chitarra e voce) e Dario Monaco (batteria e tanta pazienza).
Nascono nel 2012 e scrivono inizialmente in lingua inglese ispirandosi a band come Arctic Monkeys e Editors. Nello stesso anno pubblicano il loro mini-ep di esordio e l’anno dopo rilasciano il loro primo singolo e videoclip “Ready” (diretto da Daniele Ciampi). Nel 2015 esce “Six Indie City”, ep di 6 brani registrato presso il Greenfog Studio.
Nel 2018 esce il loro primo singolo scritto in italiano, “Blu” prodotto da Mattia Cominotto (Meganoidi, Od Fulmine, Tre allegri ragazzi morti). Il videoclip è curato dal regista Tiziano Colucci e vede nel ruolo di protagonista Gila Chan.
La collaborazione con Mattia Cominotto continua e nell’ottobre del 2022 esce “Underground Luna”, il primo vero album dei Moscow Club contenente 9 brani tra cui i singoli “Vendetta Cosmica” e “Tokyo”.

Per ogni cosa c’è un posto
ma quello della meraviglia
è solo un po’ più nascosto
(Niccolò Fabi)