A chi segue l’edizione 2024 di X Factor non saranno certo sfuggiti i Potara, duo musicale formato da Giuseppe Panza da Palermo, in arte Deku, e Gioele Di Tommaso da Campobasso, in arte Jo Lizard, rispettivamente classe 2000 e 1999.
I due sono sia autori che produttori musicali e si sono conosciuti casualmente a Salerno nel 2019, durante una sessione di songwriting organizzata da un contatto comune.
Dopo gli anni del covid, i due si sono rincontrati, ancora per caso (o forse per destino), in uno studio a Tuscania, in provincia di Viterbo e da lì è partito un sodalizio che li ha portati ad unire i loro progetti individuali sotto il segno delle numerose affinità che li legano.
La loro fusione musicale è stata sancita, come ci raccontano nell’intervista, dal pegno di amicizia che Deku ha regalato a Jo: uno dei suoi orecchini Potara, resi celebri dall’anime “Dragon Ball”, che uniscono due individui in un essere più potente.
I Potara sono una miscela esplosiva di simpatia ed energia che, sicuramente, travolgerà la musica italiana, dandole uno scossone generazionale attraverso la combinazione tra vecchio e nuovo. Il loro progetto, infatti, miscela pietre miliari della musica internazionale a brani del panorama musicale attuale aggiungendo a questi le sonorità avanguardistiche da loro generate e chiamate con il termine da loro stessi coniato: “Bubble pop”.
Questa tecnica è già sdoganata sui social, in cui spopolano le collaborazioni cross-generazionali, che favoriscono l’emergere di nuovi talenti attraverso la celebrazione dei grandi successi del passato.
“Bubble Pop” è anche il titolo del nuovo singolo dei Potara, disponibile sulle piattaforme digitali di streaming, insieme a “Mi sono innamorato di te”, una fusione sorprendente tra Tha Sup e Luigi Tenco.
Di seguito l’intervista ai Potara, che non potrà far altro che confermarvi che sono sicuramente due ragazzi da tener d’occhio, in tutti i sensi!
INTERVISTA
Ciao ragazzi,
ma dove vi trovate? In un supermercato??
Si, siamo chiusi in una cella frigorifera! (ridono)
Allora sbrighiamoci prima che vi congeliate totalmente!
Che cosa è il Bubble Pop che dà anche il titolo al vostro nuovo singolo?
Jo Lizard: È un titolo ironico; Bubble Pop è il termine che abbiamo utilizzato per descrivere la nostra musica.
Abbiamo un paio di aneddoti, uno un po’ più tecnico/musicale che però è super noioso e non vi staremo qua a raccontare; poi c’è quello un po’ più romantico, che vi farà scendere una piccola lacrimuccia. Io e Giò non ci conosciamo da tantissimo tempo e, quando ci siamo incontrati per la prima volta, ci siamo resi conto che avevamo vissuto vite molto simili, vite che abbiamo descritto come le nostre bolle visto che i tre anni del covid non sono stati un momento felice, sempre chiusi in casa o nello studio.
Quando abbiamo dovuto decidere il nome del nostro genere abbiamo scelto come parola d’ordine “bolla” e da qui poi deriva effettivamente la decisione di chiamarlo Bubble Pop.
Il singolo si intitola così proprio perché descrive la nostra vita: deriva dai discorsi tra me e Gio e da quella che, effettivamente, è anche la nostra vita quotidiana, motivo per il quale abbiamo deciso di cominciare la nostra carriera con questo pezzo.
I Potara sono degli orecchini “Dragon Ball” che uniscono due individui in un essere più potente. È per questo motivo che avete deciso di unire le vostre rispettive esperienze?
Jo Lizard: Esatto, proprio come in Dragon Ball sconfiggiamo i nemici, mi suggerisce Deku, attraverso gli orecchini della fusione che indossiamo da quando Deku me ne ha regalato uno.
C’è una storia carina che riguarda il nostro secondo incontro: Deku si è tolto l’orecchino Potara per regalarmelo e da lì è iniziata questa fusion, che non è solo musicale, ma anche umana, perché condividiamo davvero tutto da un anno e mezzo a questa parte.
Potevate utilizzare l’onda energetica contro Manuel!
Deku: In realtà credo che gli è arrivata talmente forte che l’abbiamo fatto sobbalzare dalla sedia!
La vostra esibizione a X Factor, con un mash-up sorprendente tra Tha Sup e Luigi Tenco, ha generato da prima perplessità, poi una discussione tra Jake La Furia e Manuel Agnelli.
È strano che due ragazzi della Generazione Z abbiano scelto un brano di Tenco…
Deku: Perché siamo pazzi, siamo totalmente fuori di testa, non c’è altra spiegazione!
Jo Lizard: Aggiungo che, entrambi, prima di vivere insieme vivevamo con le rispettive nonne, quindi il nostro background musicale è stato anche influenzato dal cantautorato classico perché in soffitta avevamo i vinili con quel genere di repertorio, che poi abbiamo mischiato anche con quello che ascoltiamo e con quella nuova wave italiana che entrambi apprezziamo, come Tha Sup.
Vivere a stretto contatto con persone di un’altra generazione, più vicine all’old school, ci ha permesso di interiorizzare la musica del passato, mescolandola con sonorità più affini alla nostra generazione, dai 2000 in poi.
Jake La Furia ha poi giocato il suo X pass (novità di quest’anno) portandovi direttamente con sé ai Bootcamp. Come avete vissuto quel momento?
Jo Lizard: Sono stati i sei minuti più lunghi della nostra vita, perché c’è stato un dibattito tra i quattro giudici e abbiamo percepito un po’ di ansietta, di suspense. Achille era l’ago della bilancia e poi quando Jake si è buttato nel dire che giocava X Past è stato un momento epico.
Quello che ci portiamo e ci porteremo dietro è il calore del pubblico che, in quell’occasione, si è alzato gli in piedi e non ce lo aspettavamo.
Deku: Diciamo che, vedendo l’esibizione si può comprendere totalmente il nostro entusiasmo dalle nostre facce, soprattutto la mia.
Non si vedeva perché, fortunatamente, le telecamere non mi hanno inquadrato in quel momento, ma stavo sudando freddo.
Jo Lizard: Sicuramente abbiamo osato e c’è voluto tanto coraggio, però ci siamo distinti proprio per questo e, infatti, siamo stati apprezzati da tutti.
L’obiettivo del vostro progetto è di portare la cultura nerd e manga nel mainstream, integrandola con un linguaggio urban. È interessante…cosa avete in lavorazione, se si può spoilerare?
Jo Lizard: L’obiettivo è sempre stato questo, al di là delle ambizioni tecnico – musicali, di creare un nostro genere. Il vero scopo è quello di portare la nostra quotidianità e i nostri gusti nella musica.
Io sono quello un po’ più nerd del duo, ma abbiamo avuto subito il comune la volontà di portare il mondo del divertimento, delle avventure e dei messaggi belli perché anime e manga hanno sempre veicolato morali belle.
Deku: Secondo noi questa cosa mancava nel mainstream italiano e volevamo riportare al centro tematiche come l’amicizia, un argomento super trattato in tantissimi anime, e cercare di riportarlo un po’ a modo nostro, con una chiave anche visiva che potesse avere un comparto musicale che accompagnasse bene anche questo mood.
Ricordiamo che oggi (1° novembre) esce “Mi sono innamorato di te” che è il brano che abbiamo portato alle audizioni di X Factor e, a fine novembre, uscirà una truck fighissima; ma non vi diciamo ancora esattamente cosa e quando!
Per ogni cosa c’è un posto
ma quello della meraviglia
è solo un po’ più nascosto
(Niccolò Fabi)