Domani sarà un giorno speciale per la pianista GIULIA MAZZONI, che torna sulla scena musicale con Wildness, brano portante di Anna, il nuovo film del pluripremiato regista Marco Amenta.
A Giulia Mazzoni è stata affidata la composizione dell’intera colonna sonora del film.
Un banco di prova importante, che ha l’ha vista tradurre in musica le emozioni della protagonista Anna, bella, selvaggia e magnetica, come la natura incontaminata della sua Sardegna.
Anna è una fiera e caparbia, che non vuole essere una vittima ma non è nemmeno un’eroina. Una donna segnata dalle vicissitudini della vita l’hanno condotta ad essere, finalmente, libera.
Proprio l’8 settembre il film sarà presentato, in anteprima assoluta, alle Giornate degli Autori dell’ottantesima edizione del Festival del Cinema di Venezia e quale miglior occasione di fare due chiacchiere con Giulia Mazzoni e sondare le sue emozioni in una vigilia così importante.
INTERVISTA
Ciao Giulia, ti diamo il benvenuto sulla nostra pagina!
Ciao Alessia e ciao a tutti i lettori di Inside Music!
Questi sono giorni importanti per la tua musica, dato che Anna, il nuovo film del regista Marco Amenta, di cui hai scritto la colonna sonora, verrà presentato domani Festival del Cinema di Venezia. Come ti senti?
Sono emozionata e felice per aver musicato un film che fin dal primo momento ho sentito vicino.
Sono molto grata per aver avuto l’opportunità di lavorare a un progetto così entusiasmante. Ringrazio il regista del film Marco Amenta e la produzione per avermi coinvolta.
È stata una bellissima avventura, il film è potente e mi ha ispirata fin da subito.
È stato anche molto bello lavorare insieme a Marco su alcune scene in studio. Uno scambio artistico profondo dove ho cercato di interpretare il suo punto di vista, disegnare i suoni con i suoi occhi ma restando me stessa. Una regia indiretta, una sfida. Mi ha arricchita molto umanamente e lo ringrazio per l’opportunità. Spero che avremo modo di collaborare insieme su altri progetti.
Hai dichiarato che il primo aggettivo che il regista ha usato, per descriverti Anna, è stato “selvaggia”, come la Sardegna, in cui è ambientato il film.
La musica che hai scritto è ugualmente impetuosa, dato che ti ha travolto in soli due giorni. Sei mai stata in Sardegna o ti è venuta la voglia di visitarla dopo questa esperienza?
La Sardegna è un’ isola che porto nel cuore, l’ho visitata per lavoro ma anche per turismo e ho anche navigato spesso nelle sue acque.
Una delle mie passioni oltre la musica è il mare e sono una piccola capitana ? ho la passione per le barche e mi piace navigare solitaria in acque sconosciute e perdermi.
Nella musica che ho scritto c’è il maestrale della Sardegna, i paesaggi aspri e i tramonti struggenti, la passione e il mistero.
Hai scelto, tra l’altro, un quartetto d’archi, che hai voluto composto da sole donne, segno che hai colto anche l’aspetto fortemente matriarcale della mia isola!
Ho scelto il talento in realtà e non è mai questione di genere ma di bravura.
Le etichette non mi son mai piaciute e difendo da sempre il concetto di persona e talento connesso.
Angela Tomei (violino), Angela Savi (violino), Luna Michele (viola) e Laura Gorkoff (violoncello) sono musiciste incredibili che ho voluto coinvolgere in questo viaggio.
Le ho scelte per la loro eccellenza prima di tutto, il fatto che siano donne ha sicuramente dato un tocco interpretativo diverso su un film dove l’elemento femminile è centrale.
Visto che la domanda riguarda “Wildness” ci tengo anche a menzionare il lavoro straordinario di Francesco Baldi che ha registrato e mixato la colonna sonora.
“Wildness”, il brano centrale del film, esprime pienamente le caratteristiche che vengono attribuite alla protagonista e anche alla Sardegna: forte, libera e audace. C’è qualcosa della protagonista che ti assomiglia?
Mi sento legata alla protagonista interpretata magistralmente da Rose Aste.
Anna è forte ma fragile allo stesso tempo e la fragilità è uno degli elementi che amo di più in realtà. In un mondo che urla e si sente perfetto ritengo che la fragilità invece sia la più alta forma di perfezione alla quale ambire.
È il tratto che ci distingue, la parte più vera del nostro essere e che ci dà un sapore unico.
Puo’ diventare esplosivo se unito alla determinazione, alla tenacia, all’audacia, all’amore per la bellezza e per la libertà che anche Anna esprime nel film, così come uno sguardo materno e protettivo per le proprie radici e la propria terra.
Mi riconosco molto in questi tratti e anche “Wildness” cerca di esprime questa natura selvaggia che è dentro di noi.
So che stai lavorando anche ad un nuovo importante progetto, con la collaborazione di Thom Russo, vincitore di 16 Grammy Awards. Cosa ci puoi anticipare?
È un album al quale tengo molto e non vedo l’ora di raccontartelo. È il proseguimento di un percorso internazionale iniziato prima con “Giocando do con i bottoni”, il mio primo album, e poi con “Room 2401”, il secondo album.
Per questo nuovo progetto ho avuto la fortuna di lavorare con una squadra di grandi professionisti di cui parlerò più avanti, vere leggende della musica mondiale.
Dal punto di vista musicale è una grande novità, diversa dai miei precedenti lavori. Ne parleremo presto ?
LEGGI ANCHE: GIULIA MAZZONI: FUORI L’ 8 SETTEMBRE “WILDNESS”

Per ogni cosa c’è un posto
ma quello della meraviglia
è solo un po’ più nascosto
(Niccolò Fabi)