Home Approfondimenti Cristiano Turato: “La musica ha tessuto la tela delle mie esperienze, donandomi forza” – INTERVISTA

Cristiano Turato: “La musica ha tessuto la tela delle mie esperienze, donandomi forza” – INTERVISTA

by Alessia Bisini

L’ex voce dei Nomadi, Cristiano Turato torna sulle scene con un nuovo progetto discografico. Il 10 aprile infatti esce il nuovo album di inediti: “La Festa” (etichetta Aereostella), anticipato dai due singoli“Atlantide”(certificato oro in Brasile con più di 1.500.000 ascolti collecting streaming) e“Follia”. Il disco sarà disponibile in tutti i negozi, in digital download e sulle piattaforme streaming. 

La festa” è un album composto da dieci brani inediti in cui il cantautore rivive i momenti più importanti della sua vita analizzando le scelte compiute nel corso degli anni, senza rinnegare nulla. 

Scritto e prodotto dallo stesso Cristiano Turato insieme a Alberto Roveroni e Francesco Pisana (che vanta collaborazioni con artisti come Lucio DallaFiorella MannoiaDolceneraElio e le Storie Tese) per la produzione esecutiva di “La festa”, il disco si avvale delle collaborazioni importanti di Carlo Kaneba (per il monologo in siciliano presente nel brano “La festa”), Max GrecoDaniel BestonzoFrancesco Pisana.

Da dove nasce la scelta di tornare sulla scena musicale con questo progetto discografico? 

Nasce dopo un concerto, ad agosto 2019, in una piazza di un paesino calabrese. Dopo lo spettacolo, nella cameretta di un B&B stanco ed emozionato, ho aperto la finestra e ho ammirato la piazza silenziosa che fino a poche ora prima si era vestita a festa. Ho preso carta e penna e ho scritto finché la stanchezza non mi ha preso. Da quel momento “La festa” ha iniziato il suo percorso“.

“La Festa” si rifà ai ricordi di una vita intensa, vissuta fin da subito per le strade e a contatto con la gente: come riassumerebbe il suo percorso in musica? 

“La mia vita fin da subito ha avuto il privilegio di incontri straordinari, nei quali ho trovato sempre il modo di cambiare. La musica ha tessuto la tela delle mie esperienze, riordinando i momenti felici e quelli più dolorosi, donandomi la forza di capire che in fondo tutto ciò che succede nella nostra quotidianità, è meraviglioso nella sua semplicità e serve a crescere“.

Come è stato il processo creativo, di scrittura e produzione, di questo album?

I brani sono stati scritti in periodi diversi, alcuni lavorati in studio, altri come “La Festa”, in un maso nella bellissima Val di Casies. Tendenzialmente sono uno di quei musicisti che ha bisogno di silenzio, quiete, aria buona e semplicità per riuscire a connettermi con me stesso. Nei giorni in Val di Casies, io, Alberto Roveroni e Francesco Pisana abbiamo trasformato il maso in uno studio di produzione. Ci scaldavamo con la stufa a legna, lavoravamo e nei momenti di pausa si chiacchierava. Il disco è stato scritto e arrangiato dal sottoscritto e da Alberto Roveroni, amico e professionista vero con cui collaboro da 20 anni“.

Il disco vanta anche alcune importanti collaborazioni con Carlo Kaneba, Max Greco, Daniel Bestonzo e Francesco Pisana, come sono nate? Come ha capito che avrebbero funzionato all’interno di “La Festa”? 

Francesco Pisana è il mio manager, bassista e direttore della Thunder Label Germany, etichetta tedesca con cui ho fatto uscire inizialmente il brano “Atlantide” – 7 maggio 2019. Carlo ha accettato da subito di cimentarsi in questa pazzia e lo ringrazio molto per la sua disponibilità, ci incontreremo presto. Per le collaborazioni è doveroso ringraziare Alberto Roveroni. Grazie a lui, ho avuto l’onore della presenza di Max e Daniel, due grandissimi musicisti. Le collaborazioni, quelle giuste, lasciano la sensazione che l’arte sia ancora l’unica via da seguire per recuperare un pezzettino di quella umanità che servirebbe anche in momenti come quello che stiamo vivendo ora“.

A distanza di tre anni dal Suo addio ai Nomadi, quali sono i ricordi più belli che conserva di quel periodo?

Ricordo felicemente i viaggi con l’amico Sergio Reggioli (violinista), le lunghe chiacchierate in macchina. Parlavamo di filosofia, politica, delle nostre famiglie e di tutto quello che sentivamo ci facesse stare bene. Sono cresciuto molto in quel periodo, imparando a gestire tante situazioni discutibili che incontravo spesso nel mondo della musica.

Quali sono i Suoi progetti in cantiere per i prossimi mesi? 

Virus permettendo il tour “La festa” che percorrerà tutta l’Italia: andiamo a scoprire il nostro bellissimo e maltrattato paese, ne vale la pena. Ho già iniziato a scrivere per il Festival di Sanremo 2021, vediamo un po’ che succede. Inoltre, scrivo per molti ragazzi che hanno voglia di farsi sentire e a loro dico: “Forza! Non mollate!“. Il centro della mia vita è la mia famiglia, che mi dà un gran daffare: due maschietti, Francesco di 11 anni e Gabriel di 5 anni, e mia moglie Adriana”. Vi posso assicurare che due fratelli che si vogliono bene e si coalizzano, sono un lavoro duro ma meraviglioso.

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