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Cicco Sanchez: la forza della semplicità di “Aria”- INTERVISTA

by Alessia Andreon
Cicco Sanchez

È stato presentato lo scorso 20 settembre sul palco dell’Hiroshima Mon Amour di Torino, in occasione dell’evento Cantera, a cura di WE ARE CVLTO e WARNER CHAPPEL MUSIC, “Aria”, il nuovo singolo dell’artista e autore urban pop Cicco Sanchez.

Dopo aver raggiunto oltre 80 milioni di streaming con i suoi brani e la certificazione Disco D’Oro FIMI con “Girasole”, Cicco Sanchez esplora con “Aria” la perdita di un amore dando dimostrazione di non porre limiti alla sua vena compositiva, trasformando in canzone le sue emozioni, rivestendole inchiave acustica.

La sua penna è molto apprezzata. Infatti, oltre ad impegnarsi nel proprio progetto, Cicco Sanchez figura come autore in oltre 20 Dischi di Platino certificati FIMI, collaborando con artisti come Fred De Palma, Casadilego e Axos.

Abbiamo avuto modo di esplorare insieme a Cicco Sanchez il suo nuovo singolo “Aria”.

INTERVISTA

Ciao Cicco,
Hai presentato live il tuo nuovo singolo, all’Hiroshima Mon Amour. Come è stato presentarlo al pubblico nella tua città?

È molto bello soprattutto perché, pur essendo appena uscito, i più “fedeli” l’avevano già ascoltato più volte e l’hanno cantata con me.

Non vedevo l’ora di cantare “Aria” dal vivo perché, secondo me, è ancora più bella che in cuffia.

“Aria” è un brano che parla della fine di un amore che ha lasciato molta nostalgia. La semplicità di chitarra e voce è parte integrante del suo messaggio. Ti ha aiutato scrivere per elaborare la perdita?

La forza di questo brano è che non ha un’unica direzione e arriva dritta all’ascoltatore per la sua semplicità.

Ogni persona poi la vive a modo suo perché ognuno di noi ha avuto la sua perdita, la sua mancanza e, quindi, mi piace anche che ciascuno nell’ascoltarla si rispecchi in qualcosa che lo riguarda.

È stato molto terapeutico per me scrivere “Aria”; in quel momento stavo vivendo esattamente la condizione che il brano descrive.

Ti senti ancora il tuo “miglior nemico”?

È una cosa con cui combatto quotidianamente ma, quando c’ è consapevolezza certe cose si riescono ad affrontare meglio… quando uno si rende conto che i limiti più grandi se li mette da solo, inizia a cercare di non farlo. Quando invece non c’è questa consapevolezza si rischia di essere un cane che si morde la coda.

Ho imparato ad accettare che sono sia il mio peggiore nemico che il mio migliore amico.

Spesso quello ci dà fastidio in noi stessi ci dà fastidio anche negli altri; quindi, paradossalmente, risulta più facile di quanto si creda individuare il problema.

L’autoanalisi penso sia molto importante per migliorarsi e per far stare meglio noi stessi e anche le persone che ci circondano.

“Aria” è già il secondo brano nuovo del 2024…segno che qualcosa bolle in pentola per il nuovo anno?

Sì, c’è una serie di singoli, di live session, che usciranno a breve, quindi, “Aria” e “Il mio miglior nemico” sono l’inizio di questo percorso, il resto lo scopriremo pian piano…

Ti diverti a spaziare in vari generi e a scrivere anche per altri cantanti. Ti senti più a tuo agio nella parte creativa a casa e in studio o sul palco?

Devo dire che, sicuramente, il mio ambiente naturale è lo studio perché comunque prima di salire sul palco ho fatto anni e anni di studio.

La parte live è veramente importante e, infatti, ci sto lavorando tanto perché voglio riuscire ad esibirmi e ad interpretare le canzoni nel miglior modo possibile.

Nei prossimi mesi ci saranno altri live che verranno annunciati sui miei canali social, quindi invito tutte persone interessate a restare connesse e ci saranno sicuramente delle belle novità!

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