Abbiamo intervistato Beatrice Chiara Funari, in arte Bipuntato, per parlare del suo album di debutto “Maltempo“, in uscita venerdì 6 marzo per V4V Records/Artist First.
“Maltempo” è un insieme di storie, vissute o immaginate da persone che si muovono da un punto all’altro della vita costruendo un mosaico di ricordi, fatto di disordine, contraddizioni e suggestioni impulsive. In queste otto tracce la scrittura di Bipuntato ha incontrato la produzione di Valerio Ebert, connubio perfetto, che sa emozionare già dal primo ascolto.
Come nasce l’idea del tuo nome d’arte?
“Questa è la domanda che mi viene fatta più spesso, suona strano, lo so. In realtà è l’abbreviazione del mio nome Beatrice in B, poichè mi hanno sempre chiamato così, fin dai tempi del liceo. B. è anche il nome che ho utilizzato in alcuni progetti antecedenti al mio percorso attuale, per esempio quando ho suonato per un periodo in una bluesband. Quando ho incominiato a scrivere e produrre i miei pezzi, sono stata “costretta” dalla mia storia personale a scegliere questo nome. Non potevo che essere Bipuntato”.

Come definiresti il tuo genere musicale per chi ti ascolta per la prima volta e si avvicina al tuo universo? Quali sono le influenze principali che ispirano la tua musica?
“Io vengo fondamentalmente dal cantautorato. Fino ai 14 anni ho ascoltato prevalamentemente cantautori perchè era ciò che ascoltavano i miei genitori: Paolo Conte, Franco Battiato, Francesco Guccini e Francesco De Gregori. Crescendo, cambia il tuo modo di vedere la vita e di conseguenza la musica che ascolti. Nel primo album, “Maltempo”, queste influenze cantautoriali sono molto presenti a partire dalla stesura dei testi delle mie canzoni: sono molto colloquiali e affiancate da dei giochi di parole. Musicalmente, lo definirei a metà tra il pop e l’R’nB, altro genere che amo profondamente“.
“Maltempo” è il titolo del tuo disco, in uscita il 6 marzo. Il tempo, che scorre e metereologicamente parlando, è una costante in questo progetto, tanto che in una delle sue tracce, “Bruma“, si sentono proprio le previsioni lette da un metereologo. Come è nata la scelta del titolo e come è stato il processo creativo e produttivo che ti ha portato alla realizzazione dell’album?
“Maltempo” è nato in maniera del tutto spontanea, davanti ad un caffè. Stavo scrivendo i pezzi che compongono il disco insieme al mio team e abbiamo avuto un’illuminazione: unire il concetto del tempo che scorre al tempo metereologico, essendo la parola stessa ricorrente nell’album. Io sono per natura un po’ malinconica, perciò abbiamo voluto giocare tra le metereopatia e il meteo stesso, la pioggia, il “maltempo” in senso stretto e uno stato d’animo. “Maltempo” può essere definito come un modo di vedere la vita“.
Ciò significa che scrivi meglio con la pioggia, quando c’è davvero una condizione di maltempo?
“Non ci ho mai riflettuto, ma dopo aver scritto e composto quest’album evidentemente sì”.
Se potessi duettare su alcuni brani di “Maltempo” con un cantante diverso, chi vorresti al tuo fianco?
“Circostanze” la canterei con Ghemon. Ultimamente mi piace sempre di più, poichè trovo che ci siano delle similitudini tra la sua musica e quello che sto cercando di fare. “Previsioni” la canterei con Willie Peyote, mentre “Cassetti” la interpreterei con una voce femminile come Margherita Vicario o Serena Brancale, che mi piacciono da impazzire. Ho tantissimi nomi in testa per dei possibili featuring, anche quelli meno probabili come Neffa, che ascolto fin da giovanissima. In questo momento c’è un grande fermento nella scena musicale indipendente“.
Quali sono i prossimi progetti in cantiere di Bipuntato?
“Tantissimi live sicuramente, perchè sono un animale da palcoscenico. Ovviamente non ci si ferma mai neanche con la scrittura, ma so che posso fare di meglio e voglio fare di meglio imparando dagli errori commessi. Sono molto soddisfatta di questo primo progetto e stiamo già lavorando con il mio team ad altre idee da sviluppare prossimamente. Mi piacerebbe che in un futuro disco emergesse la contraddizione rispetto a “Maltempo”, poichè questo album ha determinate sonorità associate ad un momento della mia vita e ad un percorso intrapreso. Quello che scrivo va di pari passo con quello che vivo e che con quello che sento musicalmente. Aspettatevi della musica diversa!”

Redattrice web, milanese doc, scrivo e racconto la musica attraverso i miei occhi.