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BIPOLAR: un nuovo album tra Milano e La Maddalena

by Marianna Grechi
bipolar

Anticipato dai singoli Come l’Italia e l’America e Diversa da tuttiSorridi che ci guardano è il nuovo album di BIPOLAR, disponibile da venerdì 21 giugno per ADA Music Italy.

Il disco contiene dieci tracce inedite tra cui le collaborazioni Carenza di ferro (ft. Ëgo e Werdn), Nuda completamente (ft. Sesare).
Anche quando sembra impossibile è possibile trovare la forza interiore per affrontare le difficoltà e ricominciare a sorridere di nuovo: questo è il senso ultimo dell’intero progetto. Sorridi che ci guardano invita a non arrendersi mai, con un mantra che spera di trasformare un sorriso forzato in uno spontaneo, convertendo le esperienze negative in opportunità di crescita personale.

Sorridi che ci guardano è il sorriso forzato nelle foto, il gesto automatico che mettiamo in scena per apparire felici di fronte agli altri, ma anche una frase che mi ripeto quando mi sento triste, sperando che un sorriso indossato diventi autentico.

Ciao Matteo, come hai scelto di chiamarti BIPOLAR? è un termine molto forte e spesso abusato oggi

Avevo forse 14-15 anni, ed un mio amico durante una discussione mi ha dato del bipolare ed io per sdrammatizzare ho detto “Ok, allora da oggi chiamatemi bipolar“. Quando poi ho iniziato a fare musica, ho messo come temporaneo questo nome d’arte, ma poi mi ci sono affezionata.

E sei in contatto ancora con questo amico?

Certo, è mio fratello praticamente. Anzi è nell’album, è Sesare

Nell’album infatti ci sono diversi feat. Ëgo, Werdn e Sesare che hai appena citato. Ce n’è uno che ti ha colpito particolarmente quando l’hai riascoltato?

Tutti i feat. sono nati con molta naturalezza, mai pianificati. Con Sesare ci siamo trovati a casa mia a La Maddalena e ho pensato subito che fosse un capolavoro, infatti è il mio preferito. Mentre con Ëgo e Werdn ci siamo incontrati a Milano per un collettivo – io vivo da 4 anni a Milano d’inverno – un po’ per effetto farfalla. Collaborare per l’album è stato molto bello.

Come vivi questa vita spaccata a metà tra Milano e La Maddalena?ù

Malissimo! LO dico infatti nell’ultima traccia “Milano ti mangia, La Maddalena pure”. Io per esempio ora sono a casa che mi faccio su e già dalla spiaggia eppure ogni tanto il mio pensiero va a Milano, mi immagino lì. Sono davvero due estremità opposte. Quando sono qui mi manca la dinamicità di Milano e quando sono a Milano mi manca la pace che c’è qui.

Mi spieghi il brano la Sindrome di Rebecca?

Non è altro che la sindrome della gelosia retroattiva, prende il nome del film di Hitchcock Rebecca La Prima Moglie. Spiego come funzioni questa gelosia a grandi linee, io sono molto geloso e ho voluto esplicitarlo con questo brano. Essere gelosi del passato del proprio partner non è una patologia, per fortuna, ma è un sentimento molto comune. Io personalmente poi sono geloso anche del presente in realtà…quindi queste emozioni le colleziono tutte.

Cosa vedi nel futuro di Bipolar?

Ogni progetto è un piccolo pezzo di me. Però non sono in grado di darmi un obbiettivo troppo proiettato in avanti. Sono concentrato sul presente.

BIPOLAR è Matteo Guccini, classe 1997, nato e cresciuto nell’isola di La Maddalena. Si avvicina alla musica all’età di 17, con un approccio emotivo e sperimentale che gli consente di non porre limiti alla sua espressione artistica.
Una penna intima e trasparente, attraverso cui esprime esperienze personali e storie di vita vera, quasi come fosse un diario di bordo. Il brano “Questa canzone dovevo eliminarla” ha superato il milione di ascolti su Spotify.

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