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B-side, l’altro lato della musica presenta: Rock’n’Roll Damnation, Ac/Dc

by InsideMusic
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Motori caldi, volumi al massimo ed energia da vendere: la dannazione del rock’n’roll colpisce ancora!

Intro

B-Side ci porta oggi ad ascoltare “Rock’n’Roll Damnation“, iconico brano degli Ac/Dc tratto dall’album del 1978 “Powerage” e pubblicato come singolo in abbinamento a “Sin city” o in alcuni versioni a “Kicked in the teeth” o “Cold Hearted Man“. Ripreso nell’album live “If you want blood you’ve got it” del 1978 e nella colonna sonora del film “Iron Man 2” del 2010, il brano presenta un sound grezzo e incisivo, quasi aggressivo, scandito dalla inconfondibile voce del compianto Bon Scott e dalle inconfondibili chitarre dei fratelli Angus e Malcolm Young, sotto la guida ritmica di Cliff Williams al basso e Phil Rudd alla batteria. “Rock’n’Roll Damnation” rappresenta un vero inno per gli amanti del genere, un canto di ribellione al sistema, emblema di una condotta di vita che non conosce imposizioni e che, almeno una volta nella vita, abbiamo sognato tutti.
Testo e traduzione del brano:
They say that you play too loud
Well baby that’s tough
They say that you got too much
Can’t get enough
They tell you that you look a fool
And baby I’m a fool for you
They say that your mind’s diseased
Shake your stuff
And it’s a rock ‘n’ roll damnation
Ma’s own whippin’ boy
Rock ‘n’ roll damnation
Take a chance while you still got the choice
You say that you want respect
Honey for what?
For everything that you’ve done for me
Thanks a lot
Get up off your bended knees
You could set your mind at ease
My temperature’s running hot
I’ve been waiting all night for a bite of what you got
And it’s a rock ‘n’ roll damnation
Ma’s own whippin’ boy
Rock ‘n’ roll damnation
Take a chance while you still got the choice
Damnation, they’re puttin’ you down
Damnation, all over town
Damnation, cause you’re way outta reach
Livin’ on the streets you gotta practice what you preach
And it’s a rock ‘n’ roll damnation
Ma’s own whippin’ boy
Rock ‘n’ roll damnation
Take a chance while you still got the choice
Damnation, left a happy home
Damnation, to live on your own
Damnation, you want to live in sin
Damnation, it’s a rock ‘n’ roll
Damnation, just a bundle of joy
Damnation, you’re a toy for a boy
Damnation, you got dollars in your eye
Damnation, chasin’ that pie in the sky
Damnation, rock ‘n’ roll
Damnation
Dicono che suoni troppo forte
beh piccola é una cavolata
dicono che na fai troppo
non ne hai mai abbastanza
ti dicono che sembri una pazza
e piccola io sono pazzo di te
ti dicono che sei una malata di mente
scuoti la tua roba
é la dannazione del rock ‘n’ roll
il capo espiatorio di tua madre
dannazione del rock ‘n’ roll
cogli l’occasione finché puoi ancora scegliere
dici di voler essere rispettata
per cosa dolcezza?
per tutto quello che mi hai fatto
grazie tante
alzati non stare rannicchiata
puoi stare tranquilla
mi sto scaldando
é tutta la notte che aspetto di avere un assaggio di quello che hai
è la dannazione del rock ‘n’ roll
il capo espiatorio di tua madre
dannazione del rock ‘n’ roll
cogli l’occasione finché puoi ancora scegliere
dannazione, ti stanno scoraggiando
dannazione, in tutta la cittá
dannazione, perché non possono raggiungerti
vivendo alla giornata devi esercitarti su quello che predichi
é la dannazione del rock ‘n’ roll
il capo espiatorio di tua madre
dannazione del rock ‘n’ roll
cogli l’occasione finché puoi ancora scegliere
dannazione, ho lascito una casa felice
dannazione, per vivere da solo
dannazione, vuoi vivere nel peccato
dannazione, é del rock ‘n’ roll
dannazione, solo un mucchio di gioia
dannazione, un gioco per un ragazzino
dannazione, tu hai dollari nel tuo occhio
dannazione, inseguendo quella monetina nel cielo
dannazione, rock ‘n’ roll
dannazione
N.B. Si consiglia di leggere quanto segue ascoltando il brano in questione
Strofa
Adesso basta. Sono stanco di questa vita, di un lavoro che non mi soddisfa, di essere circondato da gente falsa con i loro sorrisi di plastica. Sono stanco di obbedire al sistema. Io mollo tutto. In fabbrica mi aspettano ormai da una buona mezz’ora, ma non hanno idea di quanto mi dovranno aspettare ancora. Vorrei essere li di nascosto solo per vedere la faccia di quello stronzo del mio capo… Ma preferisco essere qui, con un caffè fumante in mano e i cocci di una vita piatta nello zaino mentre guardo la mia Mustang fiammante. Lei mi ricambia lo sguardo, mi chiama, mi rassicura: sali e non te ne pentirai. Entro nell’abitacolo percorso da un brivido che non avevo mai provato prima… Stavo afferrando la mia vita per le corna! Metto in moto e il motore canta come non mai, esco dal vialetto di casa ancora in uno stato di semi-incoscienza e sgommo davanti al vicino che raccoglie il giornale come tutti i giorni; lui rimane qui incastrato tra
mutuo, ufficio e vestiti troppo stretti, io lo saluto con un cenno della mano, addio vecchio mio! L’ingresso per l’autostrada e davanti a me, sono spaventato ed euforico insieme… al diavolo, ormai non si torna più indietro! Accendo lo stereo e la radio, mia inseparabile amica, sa come al solito cosa dirmi.
Solo
Cassa e piatti rimbombano nella mia testa con un fragore che ad ogni colpo scioglie e rischiara il grigiore di un vita intera…
Le chitarre grezze e sporche tentano di avvertirmi con un arpeggio, appoggiate dal basso e dalla sua marcia quasi in sordina: la calma prima della tempesta, tra poco si balla. E avevano ragione.
I diffusori della macchina mi sputano in petto un riff prepotente, rude, sincero… Lo respiro a fondo, sento salirlo nei polmoni, mi arriva fino in testa e infetta tutto il corpo… È la dannazione del rock’n’roll, baby! Torna sempre più potente  dell’ultima volta, ma in realtà non va mai via; semplicemente si nasconde, fa la guardia in un angolo dell’anima che riesci a vedere solo con la coda dell’occhio… E al momento giusto la senti detonare in tutta la sua energia, ti senti rinascere sotto i colpi del crash, senti ogni nota del basso rabbrividire dietro la schiena, e le chitarre fanno quello che devono, inarrestabili, oltre ogni schema o limite, oltre ogni volume a coprire quello dei tuoi pensieri. Ormai la testa è andata, lontana chissà dove, ed io mi sento leggero come una piuma e forte come una roccia… Sono vivo e pronto a dimostrarlo!
Dal nulla sbuca una voce, una di quelle voci che sembra conoscerti da sempre, che sembra avere capito chi sei, una voce che da un senso a quella sensazione di inadeguatezza, che comincia a spiegarti che l’unica cosa che non va in te in realtà sono loro. Affilata, verace, beffarda ed elettrica come poche, quella voce ti scaraventa in un ritornello fiammante, serrato, scandito dal tuonare dai piatti, e mentre la chitarra continua la sua corsa il basso si ribella e si alza come un’onda anomala ad ogni scoppio ritmico. Il gioco ricomincia, riparte un’altra strofa che sento vibrare in ogni cellula del mio corpo, ormai sono completamente dannato! Dopo la seconda strofa e il secondo ritornello improvvisamente tutto decelera, quattro battute di calma apparente… Sembra sia tutto finito, capolinea…
Ed è proprio a quel punto che parte uno special: “damnation” come mantra in sottofondo, il tachimetro impazzisce e il basso ricomincia a sgasare perfettamente intonato con il rombo della mia Mustang, sono ancora in pista! Ultimo ritornello, più duro e incisivo che mai, dopodiché una chitarra si libera, comincia ad urlare intrecciandosi con la voce, vorticando incontrollabile, fiammeggiando tra una battuta e l’altra in cerca di un’eufonica assoluzione.
Improvvisamente però, nel fragore generale e quasi a sorpresa, una frenata brusca e il pezzo si spegne… Tutto tace… Ma nelle orecchie risuona ancora un’eco… Una voce continua a sussurrare nel silenzio, a chiederne di più, ad implorarmi di non smettere proprio ora… Il sussurro cresce e diventa una smania, un bisogno, mi fa quasi paura… Poi mi rendo conto…It’s a Rock’n’Roll Damnation!
A cura di Luigi Izzo

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