“Albachiara”: il primo grande successo di Vasco Rossi

di InsideMusic

45 anni fa il cantautore emiliano pubblicava quello che sarebbe diventato uno dei suoi più grandi successi: “Albachiara” è ancora uno dei brani più famosi di Vasco Rossi, che lo interpreta quasi sempre per chiudere i suoi concerti. Ma come nasce questo pezzo? E cosa rende davvero inconfondibile il sound del “primo” Vasco? Scopriamolo insieme.

 L’infanzia, “Punto radio” e l’esordio da cantautore

Vasco Rossi nasce a Zocca, un piccolo comune in provincia di Modena, il 7 Febbraio 1952. Il nome gli è stato dato dal padre Giovanni Carlo, detto “Carlino”, di mestiere camionista, in omaggio ad un omonimo compagno di prigionia in Germania durante la seconda Guerra Mondiale. La mamma, Novella Corsi, è la prima ad intravedere il suo talento e lo iscrive ad un corso di canto: così la passione per la musica diventa concreta per il giovane Vasco che, dopo aver partecipato a diverse manifestazioni canore negli anni 60, si avvicina al mondo del teatro e successivamente a quello della radio.

Nel 1975, infatti, fonda “Punto Radio”, la prima radio libera dopo la sentenza che dichiarava incostituzionale il monopolio della Rai: Vasco è tra i principali Dj dei programmi radiofonici organizzati da “Punto Radio” presso le più importanti discoteche romagnole e questo gli permetterà, oltre ad affinare le sue naturali doti di showman, di farsi conoscere da moltissime persone, tra cui Red Ronnie e Gaetano Curreri, suo coetaneo, già fondatore e frontman degli Stadio. E’ proprio quest’ultimo, dopo aver ascoltato alcuni pezzi di Vasco, a convincerlo a pubblicare il suo primo 45 giri, contenente “Jenny” e “Silvia”, due brani che saranno poi inseriti nel primo Lp di stampo cantautorale “…Ma cosa vuoi che sia una canzone…”, distribuito nel 1978 solamente in Emilia Romagna e in Lombardia, con una tiratura di appena 20.000 copie.

“Albachiara”, “Non siamo mica gli americani” e il vero successo

È il 1979 l’anno decisivo per Vasco: il 30 Aprile pubblica il suo secondo disco, “Non siamo mica gli americani”. Sin dal primo ascolto è evidente che questo album è caratterizzato da un linguaggio più diretto ed un sound più duro rispetto al primo disco. Questo Lp getta le basi per il percorso che Vasco avrebbe intrapreso con i successivi dischi, nei quali riuscirà sempre a mescolare perfettamente i suoi testi, poetici ed impegnati, con un rock di chiara ispirazione anglosassone. “In quegli anni ho ampliato la mia cultura musicale ed ascoltavo di tutto, sia musica italiana che straniera: Battisti, De Gregori, Guccini, De André e Dalla su tutti. Ma amavo profondamente i Rolling Stones”, ha dichiarato Vasco che negli anni ’80 incarnerà l’immagine della rockstar, conducendo una “vita spericolata” caratterizzata da sesso, droga e alcool

“Albachiara” è il brano che rappresenta al meglio la capacità di fondere i vari universi del Blasco: la musica si basa su un giro d’accordi di Massimo Riva, storico amico del cantautore. Il testo, invece, lo ha scritto di getto mentre era in casa e aspettava che i suoi amici suonassero al citofono, ispirato da una ragazzina di 13-14 anni che vedeva sempre passare alla fermata dell’autobus di Zocca: “La osservavo dalla finestra mentre scendeva dall’autobus e tornava a casa. Era una ragazzina pulita, aveva sempre dei libri in mano e la sua immagine era in totale controtendenza con l’agitazione che c’era per le strade negli anni 70. Ho iniziato a fantasticare su di lei e a chiedermi quali passioni avesse, quali sogni potesse fare, cosa si aspettasse dalla sua adolescenza e dal suo futuro”.

Nascono così i famosi versi: “E con la faccia pulita / cammini per strada mangiando una mela / coi libri di scuola, ti piace studiare / non te ne devi vergognare” e poi quella strofa finale che lascia intendere di quale profilo fossero le sue fantasie: “E qualche volta fai pensieri strani / con una mano, una mano ti sfiori / Tu sola dentro la stanza / e tutto il mondo fuori”.

Curiosità: qualche anno dopo Vasco ha voluto incontrare quella ragazza, “la Giovanna” che aveva ispirato “Albachiara”: “Quando ero certo che avesse compiuto 18 anni, l’ho contattata e le ho raccontato che avevo scritto quella canzone per lei. Non ci voleva credere, era imbarazzata e si vergognava. Fu lì che mi venne l’ispirazione per <<Una canzone per te>>”, (brano pubblicato nel 1983 all’interno del celebre disco “Bollicine”).

“Albachiara” è diventato un vero e proprio inno generazionale e rappresenta ancora oggi uno dei pei pezzi più iconici della gigantesca discografia di Vasco Rossi, un artista da oltre 40 milioni di dischi venduti che nel corso della sua lunghissima carriera ha trattato tematiche sociologiche ed esistenziali, segnando in modo profondo la musica e, più in generale, la cultura del nostro paese.

di Luca Nebbiai

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