Spinas, giovane volto tra i più promettenti dell’R&B in Italia, torna a mostrare la sua attitudine internazionale e annuncia l’uscita del suo primo Ep intitolato “TEMPO” (Epic Records/Sony Music Italy),un lavoro in sette tracce fuori ora su tutte le piattaforme digitali.
Tra brani inediti e singoli già pubblicati, che hanno regalato al pubblico un’anticipazione di questo nuovo progetto, l’artista si muove tra sonorità hip hop e R&B, avvalendosi delle collaborazioni di importanti artisti italiani e internazionali, tra cui 2ND Roof, il rapper londinese Octavian, Paryo del collettivo di producer statunitensi Internet Money, oltre a Jonnywood, Cryptic, Wizzle e molti altri.
Intervista
Come è nato questo EP? Avendo lavorato con diversi produttori nazionali e internazionali, riusciresti a individuare un lato positivo e uno negativo nel lavorare con così tanti artisti differenti?
“TEMPO” è stato scritto negli ultimi due anni. Alcuni pezzi sono più recenti e risalgono a pochi mesi fa, altri proprio alla genesi, quindi a 2 anni, 2 anni e mezzo fa. Una parte del disco è stata registrata da me da solo, con il mio studio mobile, mentre l’altra parte è stata scritta in studio o comunque in camp e session con i ragazzi. Lavorare con così tanti produttori e persone diverse per me non ha lati negativi, perché la musica è uno sport di squadra; quindi, al di fuori di ciò che è la mia arte o di ciò che desidero esprimere nelle mie canzoni, per arrivare al prodotto finito è necessario il lavoro di tante persone. Per quanto riguarda le persone che hanno collaborato all’Ep, ognuno ha una particolarità, ognuno ha il suo sound e l’unione di tutte queste cose ha poi portato al prodotto finito che è “TEMPO”.
In “TEMPO” il focus principale ruota attorno alla dicotomia tra giorno e notte, concetti che si alternano lungo la tracklist e che vengono rappresentati perfettamente dal mood di ogni brano. Tu musicalmente ti senti più inspirato di giorno o di notte?
Diciamo che sono un po’ lunatico, quindi entrambe le cose mi influenzano parecchio. Nel progetto circa metà dei brani sono stati scritti di notte, talvolta molto tardi, mentre altri nascono durante il lavoro di giorno in studio. Vado a periodi alterni: ci sono momenti in cui vivo di notte, registro di notte e faccio orari improponibili, e ce ne sono altri in cui ho proprio bisogno del giorno, di svegliarmi presto, di fare una passeggiata e poi di andare in studio a registrare. In generale, ho bisogno di entrambi, infatti “TEMPO” rappresenta anche questo dualismo.
La scelta del titolo si rifà ancora una volta all’essenza internazionale del progetto di Spinas: in musica, infatti, il termine “tempo” legato ai bpm oltrepassa le barriere linguistiche e resta lo stesso in tutti i Paesi. Quali sono state le tue influenze musicali che ti hanno portato a produrre questo EP?
Sicuramente nel corso degli anni ho ascoltato tanta musica diversa, sin da quando ero piccolo ho avuto la possibilità di conoscere diversi generi musicali e anche i ragazzi con cui ho lavorato vengono da background diversi: dalla musica elettronica a quella rock, fino alla classica. Personalmente, ho studiato sia la musica classica e suonato gli strumenti a fiato (come il clarinetto), sia prodotto musica elettronica in un certo periodo della mia vita. Le influenze di tutti coloro che hanno collaborato a “TEMPO” hanno portato al prodotto finito e variano a seconda dei pezzi.
C’è “BENEDIZIONE/NOIA”, che apre l’Ep, che è influenzato dalla musica classica e dal gospel (inizia con piano e cori da chiesa), per arrivare a uno switch nella seconda parte del pezzo, che si avvicina quasi di più all’house e all’elettronica; c’è poi “COMEZA”, brano molto influenzato dall’elettronica. “OUTSIDERS”, invece, è caratterizzato da influenze afro, soprattutto per quanto riguarda ritmica e drums, anche il feat. di Octavian regala sicuramente un apporto in più al pezzo, lui ha un approccio al brano sicuramente diverso rispetto al mio e questo arricchisce. Ogni pezzo ha le sue vibes e le sue influenze. Essendo un progetto scritto in tanto tempo (circa due anni), racchiude periodi diversi della mia vita, in cui ero in vibes e mood diversi, elementi che hanno influenzato la scrittura e il sound.

Così, in “TEMPO” ogni brano è caratterizzato da sound e ritmi diversi, per rappresentare le differenti fasi della vita del rapper e la sua personalissima interpretazione di tempo, fatto di luce e buio, di elementi diversi e opposti, proprio come lo Yin e lo Yang. L’artwork dell’Ep, realizzato da Manuel Grazia e Asia Michelazzo, è ispirato alle opere di Salvador Dalì, che nella sua arte fatta di estro e simbolismo, mette in crisi proprio l’oggettività del tempo. Ci spiegheresti nello specifico il significato dei vari elementi presenti nell’immagine e in che modo si legano alla musica?
Sono sempre stato molto ispirato dall’arte di Dalì, sono sempre stato molto fan delle sue opere. Quando ho scelto la linea conduttrice del progetto insieme al team, la prima reference che mi è venuta in mente è stata proprio l’arte di Dalì, perché univa un po’ tutti i concetti che io volevo approfondire in questo Ep. Anche lui aveva questa visione del tempo quasi distorta e deformata, e a me ha sempre affascinato molto. Quindi, lavorando al progetto abbiamo trovato parecchie cose in comune a ciò che lui voleva comunicare e siamo riusciti a dare, attraverso la cover, un apporto visivo al concept dell’intero progetto.
Tempo è il nuovo EP di Spinas: la tracklist

Progetti futuri? Avendo una produzione internazionale, hai mente di promuovere questo EP in giro anche all’estero?
Abbiamo già fatto delle interviste a Londra e in questi mesi sarò parecchio in giro, andrò anche a Parigi per la settimana della moda, ci saranno molti eventi ed attività collegate all’Ep, al momento soprattutto in Italia. Ovviamente adesso miriamo in maniera diretta al pubblico italiano, siamo all’inizio e reputo sia importante creare un buon rapporto con chi mi ascolta in Italia. Tuttavia, una cosa non preclude l’altra, anche perché l’80% delle persone che hanno lavorato al progetto sono straniere… quindi mai dire mai!