È sempre difficile fare un reportage dalla terza serata del Festival di Sanremo, le canzoni le conosciamo, commentare gli outfit non fa più ridere e con il bene che si vuole ad Amadeus si spera che tutto fili liscio. Anche perché già filando liscia una serata con 28 cantanti in gara da ascoltare non è proprio così semplice da gestire.
Abbiamo già assegnato le pagelle della prima e seconda serata della 73esima edizione del Festival della canzone italiana, per la terza serata del Festival ci limitiamo a chiacchierare sui momenti peggiori e migliori. Quindi mentre lasciamo che le canzoni si sedimentino nelle nostre playlist, facciamo un po’ di pettegolezzo tra amici. Andiamo dritti al sodo con i nostri TOP & FLOP.
Gianluca Grignani: TOP!
“Quando ti manca il fiato” non aveva convinto tutti al primo ascolto. Ecco a cosa serve allora la terza serata del Festival. Gianluca è più convinto e pure con l’inconveniente con il suono – gestita con la maturità di un uomo di 50 anni – si emoziona e ci emoziona. Apprezzato anche il messaggio di pace che per quanto retorico non basta mai.
GUE dalla nave: FLOP
Intendiamoci, non flop totale. Flop relativamente alla serata e alle precedenti esibizioni dalla nave crociera. Diciamo che tra tutte le performance “bombe-a-mano” delle serate scorse questa di GUE non spicca. Insomma, nemmeno un microfono distrutto in piscina, nessun dissing al governo attuale…faremo fatica a ricordarci di questa ospitata già tra una settimana.
Sangiovanni e Gianni Morandi: TOP
Dato che Gianni deve duettare con chiunque metta piede sul palco dell’Ariston ci fa piacere assistere a questa combo insolita. I due si prendono in giro a vicenda e fondamentalmente sembra un duetto tra il Gianni Morandi del presente e quello del passato…o un Sangiovanni del presente e quello del futuro vedete voi.

Rocìo Muñoz Morales e il bacio con Amadeus: FLOP
Sognamo un Sanremo – o almeno io – in cui gli ospiti non sono costretti a siparietti che imbarazzano tutto il teatro e il pubblico a casa.
Paola Egonu: TOP!
Scontato? Forse sì, un po’ come il monologo quasi d’obbligo in questi casi. Eppure non possiamo fare a meno di riconoscere che il volto di Paola ha portato il giusto livello di ingenuità con la sua presenza

Alessandro Siani: FLOP
Anche questo non è un vero e proprio flop. Alessandro Siani va benissimo, ci ha dimostrato che si può far ridere anche senza ricorrere al classico punching down – vero Duro?- . Il problema è che l’abbiamo visto solo io e quegli altri tre disperati e stremati che all’1:50 stavamo ancora davanti alla tv.
Finally dandy with the me inside