Ieri – 15 marzo – Napoli ha ospitato Gazzelle ed il suo tour di supporto all’ultimo album Punk, pubblicato lo scorso 30 novembre per Maciste Dischi e Artist First.
In principio l’evento, organizzato da Vivo Concerti, si sarebbe dovuto svolgere nella adiacente Casa della Musica, ma a causa dell’elevatissima richiesta di biglietti è stato spostato nel più capiente Teatro Palapartenope, registrando quasi il tutto esaurito con i fan che hanno affollato gli esterni della location sin dalle primissime ore del pomeriggio. Si tratta della terza volta per l’artista romano nel capoluogo campano: due anni fa condivise in estate il palco del Newroz Festival con Lo Stato Sociale, mentre in inverno concluse il suo tour proprio nella città partenopea riempiendo l’Hart.
Flavio Pardini (questo il suo vero nome) sale alla ribalta nel 2017 grazie all’acclamato disco Superbattito, consacrandosi come uno degli esordi più rumorosi degli ultimi anni. I suoi brani hanno ottenuto diverse certificazioni Fimi (platino per Non sei tu, oro per Meglio così, Nero, Sayonara e Sopra) e il suo lunghissimo primo tour ha visto andare sold out oltre 90 concerti. Ma è nell’ultimo anno che il successo di Gazzelle è aumentato esponenzialmente, portandolo a riempire con la sua musica venue sempre più grandi e importanti (come il Mediolanum Forum di Assago e il Palazzo dello Sport di Roma).
Il live comincia puntualissimo alle 21, quando la band che lo accompagna da sempre esegue l’intro della hit Meglio così: Flavio fa il suo ingresso in scena in compagnia di un paio di immancabili occhiali da sole, sfoggiando una capigliatura color biondo platino, mentre sullo sfondo campeggia la scritta: “Ciao regà”. Ad accoglierlo non un semplice boato, ma un vero e proprio urlo di liberazione, l’attesa è finalmente finita! Tra altalenanti ritmi dei primi brani in scaletta si inserisce la struggente Nmrpm, torce ed accendini al cielo per quello che costituisce certamente una delle tracce di punta del suo primo album, cantata a squarciagola dai circa cinquemila presenti. Gazzelle è visibilmente emozionato e di poche parole (ma buone), presenta a turno i suoi compagni di viaggio, in primis tocca al tastierista Valerio Smordoni. Da un brano strappalacrime a un altro, ecco dunque Sayonara, singolo che divenne virale già dopo pochi giorni dal rilascio e contenuto in un Ep intitolato Plastica. Oltre ai quattro storici musicisti e al cantante, sul palcoscenico figurano anche altri elementi, a dimostrazione di una minuziosa attenzione rivolta agli arrangiamenti, in alcune occasioni anche rivisitati. Lo spartiacque del concerto è rappresentato da Tutta la vita, prima anteprima del nuovo album dell’artista romano: “Ma abbiamo tutta la vita davanti, sì davanti a un bar!”, si esclama nel ritornello, frase a dir poco emblematica di una generazione.
Dopo il dovuto tributo al bassista Gabriele Roia si prosegue con Nero, uno dei singoli più rappresentativi della poetica e della cifra stilistica di Gazzelle, composto parecchi anni fa e caratterizzato inizialmente da un potente synth prima di essere pubblicato nella versione attuale. A questo punto la scaletta propone in rapida sequenza di successi, quello che sicuramente ha ottenuto la maggiore risonanza è Sopra, primo brano di Flavio ad entrare in rotazione radiofonica, anche grazie ad un sound parecchio orecchiabile che cattura l’attenzione dell’ascoltatore sin dalle primissime battute. il parterre si trasforma idealmente in una discoteca dove il pubblico si scatena come se non ci fosse un domani. Dopo il doveroso plauso al batterista Claudio Laguardia ecco Non sei tu, pezzo nel quale si rispecchiano tutti i fan dell’artista romano, intonato a gran voce da tutti i presenti in sala, probabilmente il momento più toccante ed emozionante della serata. Nel gran finale c’è spazio anche per una parentesi acustica, è il chitarrista Claudio Bruno ad accompagnare Flavio alla chitarra acustica nell’esecuzione del primissimo brano pubblicato, ovvero Quella te.
Personalità introversa, malinconico per vocazione, romantico urbano ed eccentrico comunicatore, Gazzelle non è solo “sexy pop”, le sue canzoni sono ben radicate nella contemporaneità ma figlie legittime della tradizione cantautorale italiana.
Scaletta:
Meglio così
Smpp
OMG
Non c’è niente
Nmrpm
Sbatti
Punk
Meltinpot
Sayonara
Tutta la vita
Greta
Balena
Scintille
Nero
Zucchero filato
Sopra
Coprimi le spalle
Non sei tu
Martelli
Quella te
Bis
Tutta la vita
di Lorenzo Scuotto

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