Il Freddie Mercury Museum. Finalmente anche la città natale di Freddie darà al suo beniamino un luogo dove poter andare a salutare il grande poeta ormai noto in tutto il mondo. Ed ecco che nei “luoghi di Freddie” si può aggiungere questo Museo, a Zanzibar, a Stone Town, che dallo scorso 24 novembre, in occasione della ricorrenza della morte di Freddie, del 28esimo anno della sua scomparsa, ha dato così degna sepoltura in qualche modo a tutti quelli che ancora tentano di cercare un cimelio per compiangerlo sulla sua tomba.
Ma un museo è sicuramente più adeguato in quella che è la sua città natale. Il Freddie Mercury Museum lo troviamo a Shangai Street proprio nel cuore della città, ed è nientemeno la casa dove visse la famiglia Bulsara. Nel 2002 c’era un negozio di memorabilia, gestito da Javed Jafferji che assieme a Andrea Boero ha deciso di mettere su questo vero e proprio Museo.
Grazie agli amici di Freddie (così era soprannominato nella sua terra di origine ndr) al contributo di Rusi Dalal, un caro amico della famiglia Bulsara e uno dei principali sostenitori di questo museo, e mettendoci in contatto con la sorella di Freddie, Kashmira Bulsara, siamo finalmente riusciti dopo un meticolosissimo lavoro di ricerca a trasformare questo sogno in realtà» — racconta il ligure Andrea Boero (classe 1977). «Vivo da anni a Zanzibar, ed è qui che ho incontrato l’imprenditore zanzibarino Jave Jafferji, celebre per aver pubblicato oltre 70 libri fotografici dedicati all’Africa e con il quale condivido la passione per la musica».
«Abbiamo lavorato insieme a persone che conoscevano Freddie a livello personale, o che conoscono dettagliatamente la sua eredità musicale, per fornire una visione più profonda del vero personaggio di Freddie, al fine di ritrarre la sua strada verso la celebrità. Ringrazio la famiglia Bulsara, gli amici di Freddie Mercury e i Queen che in questo percorso ci hanno sostenuto riponendoci la massima fiducia»
