L’Italia, si sa, non ha mai fatto un figurone al contest europeo di musica, l’Eurovision. Si contano solo due vincitori, Gigliola Cinquetti con Non ho l’età del 1964 e Toto Cutugno con Insieme del 1990. Ed una sfilza interminabile di assenze. Il che è strano, perché la sua genesi risale proprio al format del Festival di Sanremo. Nato nel 1956, attualmente vede 46 paesi in gara, ed è detentore del titolo di evento musicale più longevo in assoluto. E più seguito. In Italia, però, sarebbe stato compito della RAI trasmettere l’evento: risale al 1997, con l’indimenticato duo dei Jalisse, l’ultima partecipazione prima di quella di Raphael Gualazzi, del 2011, con Follia d’Amore (Madness Love). Eppure, l’Italia è fra i Big Five, ossia i paesi fondatori e/o quelli che supportano economicamente l’evento, più il Portogallo, che ospita l’edizione 2018 a Lisbona. Per tale ragione, Non mi avete fatto niente di Fabrizio Moro ed Ermal Meta accederà direttamente alla finale.
Il meccanismo di assegnazione del successivo teatro per l’Eurovision si basa sulla nazionalità del vincitore: quest’anno l’Eurovision si terrà a Lisbona,all’Altice Arena, dal momento che la vittoria è stata conquistata da Amar pelos dois, di Salvador Sobral. Una scelta da parte dei giudici che ha scontentato in molti, fra cui la critica internazionale, che vedeva Francesco Gabbani come grande favorito.
L’Eurovision Song Festival conta tre serate, in luogo delle sei di Sanremo: le due semifinali di martedì 8, questa sera, e giovedì 10 andranno in onda su Rai 4, al canale 21 del Digitale terrestre, con il commento di Carolina di Domenico e Saverio Raimondo, mentre la finale di sabato 12 maggio sarà trasmessa su Rai 1 a partire dalle 20.40 con il commento di Federico Russo e Serena Rossi.
Si è già tenuto inoltre il cosiddetto Blue Carpet, sabato 6 maggio, la serata inaugurale dell’Eurovision: Ermal Meta e Fabrizio Moro hanno scelto una coreografia semplicissima, dominata dal rosso, ed un importante decisione stilistica. Il brano, infatti, non è stato tradotto, ma in sovrimpressione apparirà la traduzione in inglese.
Dal 2011, le partecipazioni dell’Italia si sono fatte serrate e di alto livello: Nina Zilli, Marco Mengoni, Emma, Il Volo, Francesca Michielin, Francesco Gabbani (dato per favorito ma inspiegabilmente sfumato), ed, infine, Ermal Meta e Fabrizio Moro con Non mi avete fatto niente. Brano incredibilmente semplice, rispetto agli effetti pirotecnici ed alla grande spettacolarità che da sempre caratterizza l’Eurovision: basti pensare a personaggi coloriti e spumeggianti come Conchita Wurst, come gli stessi Abba (Waterloo, del 1973, divenne uno dei loro anthem), o ad esibizioni come quella di Loreen, con Euphoria, brano energico ed in pieno stile electro-pop nordico, vincitrice del 2012 per la Svezia.
I cantanti in gara sono i seguenti:
- Albania: Eugent Bushpepa
- Armenia: Sevak Khanagyan
- Australia: Jessica Mauboy
- Austria: Cesár Sampson
- Azerbaigian: Aisel
- Belgio: Sennek
- Bielorussia: Alekseev
- Bulgari: Equinox
- Cipro: Eleni Foureira
- Croazia: Franka Batelic
- Danimarca: Rasmussen
- Estonia: Elina Netšajeva
- Finlandia: Saara Aalto
- Francia: Madame Monsieur
- Georgia: Iriao
- Germania: Michael Schulte
- Grecia: Gianna Terzi
- Irlanda: Ryan O’Shaughnessy
- Islanda: Ari Ólafsson
- Israele: Netta Barzilai
- Italia: Ermal Meta & Fabrizio Moro
- Lettonia: Laura Rizzotto
- Lituania: Ieva Zasimauskaite
- Macedonia: Eye Cue
- Malta: Christabelle
- Moldavia: DoReDos
- Montenegro: Vanja Radovanovic
- Norvegi: Alexander Rybak
- Paesi Bassi: Waylon
- Polonia: Gromee feat. Lukas Meijer
- Portogallo(organizzatore): Cláudia Pascoal feat. Isaura
- Regno Unito: SuRie
- Repubblica Ceca: Mikolas Josef
- Romania: The Humans
- Russia: Julija Samojlova
- San Marino: Jessika feat. Jenifer Brening
- Serbia: Sanja Ilić & Balkanika
- Slovenia: Lea Sirk
- Spagna: Alfred & Amaia
- Svezia: Benjamin Ingrosso
- Svizzera: ZiBBZ
- Ucraina: Mélovin
- Ungheria: Aws
Tutti i brani sono liberamente disponibili su YouTube. Ecco il link alla playlist ufficiale.
Giulia Della Pelle
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