Kikì torna con un racconto profondo e autobiografico: fuori ora il suo nuovo EP “La casa” (Futura Dischi), anticipato dai singoli “Le nuvole diranno di no”, “Quando torno” e “‘Sta lengua”.
Con “La casa” Kikì continua il percorso iniziato con il primo lavoro, “Il tempo“, analizzando il tema della casa come rifugio e come ricerca costante di un luogo, fisico o emotivo, dove sentirsi al sicuro. Traccia dopo traccia, l’artista esplora come la casa non sia solo un luogo, ma una condizione in continua evoluzione. Il viaggio parte dalla sua esperienza personale da nomade, fatta di traslochi e cambiamenti, e si sviluppa verso un concetto di casa che si trasforma di canzone in canzone.
Kikì Intervista
Ciao Kikì, cosa rappresenta per te “La casa”?
La chiusura di un ciclo partito con il primo EP “il tempo”. Sono due EP concepiti nello stesso momento e sapevo da subito che volevo parlare di questi due temi. Sono contento che la gente stia capendo il nesso che c’è tra i due progetti e che entrambi stiano arrivando allo stesso modo, non è scontato.
Qual è stato il momento più significativo durante la realizzazione di questo progetto?
I momenti in studio con Giuliano Vozella, con cui ho scritto e prodotto quasi tutto l’EP che erano di epifania, quando, mentre suonavamo per cercare la strada giusta, capivamo che avevamo trovato quello che stavamo cercando. Il tutto è andato avanti in modo molto naturale e spontaneo, senza aspettative e senza troppe dietrologie. Sicuramente il brano “tutto/nulla” è stato uno dei brani che ci è uscito in maniera più naturale e quasi immediatamente. Chitarra, batteria e via.
Quale emozione speri di suscitare in chi ascolta le tue canzoni?
Più che emozioni, spero che le persone riescano a trovarsi nelle mie parole e nel mio vissuto. Le emozioni sono personali: qualcosa che a me suscita paura a qualcuno può suscitare curiosità e così via, quindi più che emozioni, volevo raccontare una storia, la mia. E sono molto contento di vedere che molte persone stanno già riuscendo a trovare nelle mie parole forma ai loro pensieri.
“La casa” è rappresenta la chiusura di un cerchio, un EP anticipato dai singoli “‘Sta lengua“, brano in cui racconta il legame con la propria terra, “Quando torno“, pezzo che dipinge una serie di scene quotidiane che si possono creare in un qualsiasi posto che può essere identificato come casa, e “Le nuvole diranno di no“, in cui l’artista ci parla di come spesso casa non è un luogo ma una persona, e che per quanto ci possano essere eventi imprevedibili a mettere a rischio i nostri piani, quello che noi decidiamo, se lo vogliamo davvero, è più forte di tutto.
Se dovessi consigliare un album che ha influenzato la tua crescita musicale, quale sarebbe?
Uno su tutti Blond di Frank Ocean. È un album onesto, semplice ma complesso, un qualcosa che mi ha condizionato sotto tutti i punti di vista.
